7 opere e 7 domande, alle 7 di mattina, ad illustratori che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Sergio Ponchione (qui un altro suo blog).
Ciao Sergio, di dove sei, quanti anni hai e da quanto fai l’illustratore?
Sono nato e vivo ad Asti, ho 37 anni. Disegno fin da piccolo ma professionalmente dal 1999.
Matita o penna grafica?
Sempre la prima. La seconda solo per ritoccare o correggere il lavoro dopo averlo scansionato, anche se ultimamente mi ritrovo spesso a integrare alcune parti di disegno direttamente a tavoletta.
Cosa fai quando non disegni?
Ben poco altro, il tempo libero scarseggia. In genere penso a cosa disegnerò e come. Nel mentre leggo, ascolto musica, passeggio fumando sigari, osservo e raccolgo spunti.
Cosa c’è sulla tua scrivania?
Lavori in corso, documentazione, libri di fumettisti e illustratori americani, carta da schizzi con abbozzate idee che forse un giorno userò, pennarelli, telefoni e una statuetta di Popeye. Tutto ciò che non è strettamente legato al lavoro ha permanenza piuttosto breve…
Un disegno pesa quanto…
Un masso se non si è in vena di farlo, un soffio al contrario.
Un libro di cui vorresti illustrare la copertina e un film di cui vorresti fare il poster.
Un qualsiasi libro di Philip K. Dick e “Il Gabinetto del Dottor Caligari” di Robert Wiene.
Un illustratore o un’illustratrice che mi consiglieresti?
Ivan Manuppelli, aka Hurricane Ivan. Gustosamente sgangherato e surreale.