7 opere e 7 domande, alle 7 di mattina, a fotografi che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Claudia Toloni (qui la sua pagina Flickr e qui il suo blog).
Ciao Claudia, quanti anni hai e di dove sei? Da quanto scatti foto?
Ciao, sono di Milano e ho 27 anni. Scatto foto per diletto da quando ero piccola, ma è diventato il mio metodo di espressione e ciò che mi fa star bene da un paio di anni.
La tua attrezzatura?
Ho tantissime macchine, soprattutto Polaroid. Quelle che uso di più ultimamente sono tre Polaroid 600 che tengo caricate con pellicole diverse (i nuovi film a colori e bianco e nero dell’Impossible Project e una con le pellicole 600 originali Polaroid), una Polaroid Colorpack II, una Polaroid Instant 20, una Minolta xd7 e per il digitale una Sony Alpha 550.
Cosa fai quando non fai foto?
Eh… principalmente il mio vero lavoro! Mi occupo di analisi dei social media e passo un sacco di tempo davanti al pc. Poi ascolto musica, tantissima musica, giro per la città in bicicletta e con il bel tempo adoro i picnic sulle coperte a scacchi.
Descrivimi la tua stanza.
Muri colorati salvia, lavanda e panna, parquet scuro e mobili di legno bianchi stile Ikea. C’è un albero alto quanto me disegnato su una parete e polaroid infilate un po’ ovunque.
La tua macchina fotografica pesa quanto…
… tutto quello che c’è nella mia testa. I ricordi, le persone, i momenti, i luoghi.
Se il tuo immaginario fosse un film? O un libro?
Un film: “l’arte del sogno” di Gondry.
Un libro: “un segno invisibile e mio” di Bender Aimee
Un fotografo/a che mi consigli di tener d’occhio?
Per provare a fare un nome non ancora passato di qui, ve ne consiglio uno che ho scoperto da poco anche io: Matteo Rosso.