7 opere e 7 domande, alle 7 di mattina, a fotografi che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Alessia Bernardini.
Ciao Alessia, quanti anni hai e di dove sei? Da quanto scatti foto?
Ciao, ho 33 anni, sono di Milano, città da cui ho sempre cercato di andarmene via e dove alla fine sono sempre tornata.
Scatto, con interruzioni varie, da 11 anni.
La tua attrezzatura?
Una nikon F2, una nikon FM, una Mamya 6×4.5.
Cosa fai quando non fai foto?
Pedalo, parlo, bevo un caffè, lavoro con la mia socia (tutamondo), faccio la figlia, la sorella, l’amica, la nipote e la zia, cucino, scansiono e spuntino le foto, piango, fumo, mando mail, progetto partenze, lavo i piatti, cerco casa, lavoro come guardorobiera in un bar di amici, vado a una mostra, al cinema, a mangiar fuori e a fare la spesa, a bere una birra, mi dispero un po’ per le idee geniali che ho e che mi dimentico, dormo, vado in piscina…
Descrivimi la tua stanza.
Descrivo la stanza dei miei desideri: un spazio accogliente, chiaro, con un finestra e un balcone vista mare.
La tua macchina fotografica pesa quanto…
… tutte le paure che ho e che perdono di peso, e d’importanza, nel momento dello scatto.
Se il tuo immaginario fosse un film? O un libro?
Un film di Tati o Miracolo a Milano (De Sica/Zavattini) e come libro “Il Barone Rampante” di Calvino e le storie di Jiro Taniguchi.
Un fotografo/a che mi consigli di tener d’occhio?
Più che un fotografo ti segnalerei Voices from Italy, un progetto fotografico lanciato dal collettivo Micro che coinvolge 20 fotografi sparsi su tutta l’Italia.