7 opere e 7 domande, alle 7 di mattina, ad illustratori che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Claudia Bettinardi (qui la sua pagina Behance).
Ciao Claudia, di dove sei, quanti anni hai e da quanto fai l’illustratrice?
Ciao, ho 25 anni e vivo in un nebbioso paese a sud di Milano. Disegno da quando ero alta una spanna ma sono diventata ufficialmente un’illustratrice quando avevo qualche spanna in più, cioè da circa da tre anni.
Matita o penna grafica?
Se c’è tempo assolutamente la matita prima della tavoletta: mi piace riempire la scrivania di cancellature da ripulire e sporcarmi le mani di inchiostro. E poi è vero: il disegno ha una faccia più bella se è nato sulla carta.
Cosa fai quando non disegni?
Viaggio in treno, bevo tè, leggo, guardo fuori dalla finestra, ascolto musica, vado per negozi, guardo siti di arte e illustrazione e programmo liste di cose da fare o da comprare entro i prossimi duemila anni.
Cosa c’è sulla tua scrivania?
Computer e tavoletta, tazza vuota, un astuccio peloso con penne e matite varie, un telefono anni ’80, cartellette e fogli, il bestiario universale, post-it dimenticati, pietre, candele e ciarpame vario.
Un disegno pesa quanto…
Dipende. Per dirla col cibo: a volte è leggero come uno spuntino, a volte è un boccone che proprio non ti va giù, a volte poi è come un cenone, con quella sensazione di pesantezza che ti porti dietro per giorni.. Generalmente, alla fine, è una gran soddisfazione!
Un libro di cui vorresti illustrare la copertina e un film di cui vorresti fare il poster.
Per il libro: il Castello di Kafka o Cent’anni di solitudine di Marquez. Per il poster: un film di Wes Anderson può andare benissimo. Mi piace tutto ciò che mi evoca immagini oniriche e lontane.
Un illustratore o un’illustratrice che mi consiglieresti?
Sono veramente tanti quelli che ammiro. Una tra tutti la fantastica Gloria Pizzilli, che ho conosciuto di recente.
