7 opere e 7 domande, alle 7 di mattina, a fotografi che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Roberto Apa (a breve online anche il suo sito).
Ciao Roberto, quanti anni hai e di dove sei? Da quanto scatti foto?
Ciao, ho 31 anni, sono napoletano e vivo a Roma da dieci anni. Ho cominciato a scattare le prime foto intorno ai 20 anni.
La tua attrezzatura?
Scatto con diverse macchine, a seconda dell’esigenza. In genere prediligo il grande formato.
Il computer è parte integrante della mia attrezzatura.
Cosa fai quando non fai foto?
Leggo, mi rintontisco con le serie tv, mangio, bevo e per smaltire corro.
Descrivimi la tua stanza.
Letto, armadio, libri, due balconi.
La tua macchina fotografica pesa quanto…
Pesa tanto, insieme con la scala ed il cavalletto; così ci si pensa due volte, prima di scattare.
(copyright Roberto Apa/Gabriele Rossi)
Se il tuo immaginario fosse un film? O un libro?
Non so scegliere. Tutti i film di Risi, Monicelli, Salce. David Lynch. E poi, in questo momento mi vengono in mente, tra le mille altre, certe inquadrature di Kaurismaki e di Wenders. Per quanto riguarda la letteratura, direi che “Vita, istruzioni per l’uso” di Perec è un libro senz’altro geniale, ma che io non ho amato particolarmente, eppure credo che abbia molto a che vedere con le foto che faccio.
Un fotografo/a che mi consigli di tener d’occhio?
Mi piacciono i lavori di Gabriele Rossi, col quale talvolta ho collaborato, e di Angelo Antolino, un reporter di grande classe e misura.
(copyright Roberto Apa/Gabriele Rossi)
(copyright Roberto Apa/Gabriele Rossi)