7am | Martina Giagnacovo

7 opere e 7 domande, alle 7 di mattina, a fotografi che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Martina Giagnacovo.

Ciao Martina, quanti anni hai e di dove sei? Da quanto scatti foto?
Ciao sono Martina ho 21 anni e sono di Bologna ma abito nella bassa più bassa che si può.
Ho iniziato a scattare foto e a comprarmi la prima macchina intorno ai 16/17 anni, ma la passione l’ho sempre sentita.
La mia prima macchina è stata un Holga (Lomo), presa su internet non sapendone assolutamente nulla!
Semplicemente volevo che fosse mia perchè è stata usata per scattare e creare una copertina di un disco dei Sigur Ròs che adoro e da lì… tutt’ora la uso ancora ogni tanto.

La tua attrezzatura?
La mia attrezzatura parte da una canon 400d con una speciale “simpatia” fin dagli inizi per l’obiettivo 50mm (cinquantino fisso) e vari flash in questo momento uso il 430EX e sto continuando con una canon5d markII che spero di potermi regalare finalmente con tanta fatica per Natale.
Questo lavorativamente parlando, in realtà prediligo un amore spassionato per la pellicola, e per i giochi di luce.
Uso dalla Canon 500eos (analogica) all’holga 120 alla Yashica Fx3 che era di mia zia e la usava da giovane.
Ogni tanto anche le kodak usa&getta hanno il loro perché!

Cosa fai quando non fai foto?
Bè vado ai concerti e ascolto tantissima musica. Soprattutto con influenza elettronica, che spesso mi fa venire in mente idee per alcune installazioni e/o progetti che stanno prenendo forma in questo momento.

Descrivimi la tua stanza.
La mia stanza si affaccia sul cortile di una chiesa, è grande e ben arredata, credo. Ho un divano letto che uso come scrivania perchè ci sto più comoda e la scrivania invece è piena di libri e di cd, tanti cd.
Sono abbastanza ordinata e sono gelosissima delle mie cose, ho una lampada anni ’60 che ritengo il pezzo forte del contesto: la mostro con orgoglio.
Momentaneamente non ho foto appese e pochi quadri perchè mi sono trasferita da poco, ma più avanti comprerò una lavagna gigante da attaccare, così tutti possono scriverci e disegnarci cose inutili sopra.

La tua macchina fotografica pesa quanto…
La mia macchina fotografica pesa abbastanza da farmi venire la cervicale alla mia tenera età.

Se il tuo immaginario fosse un film? O un libro?
Se il mio immaginario fosse un film, probabilmente sarebbe “Harold e Maude” di Hal Ahsby, un libro vorrei essere assolutamente “The Ballad Of Sexual Dependency” di Nan Goldin.

Un fotografo/a che mi consigli di tener d’occhio?
Invece un fotografo che consiglio, che seguo da tempo e che mi piace molto è Tommaso Zanasi, un ragazzo che fa scatti di un intimità pazzesca che mi danno molto.

Un messaggio

Frizzifrizzi è sempre stato e sempre rimarrà gratuito. Si tratta di un progetto realizzato ogni giorno con amore e con impegno. La volontà è di continuare a farlo cercando di tenere al minimo la pubblicità. Per questo ti chiediamo una mano — se vorrai — con una piccola donazione. Potrai farla su PayPal.

GRAZIE DI CUORE.