Ogni tanto un po’ di semplice, essenziale e brillante eleganza, male non fa.
Non sto parlando del solito minimalismo, che a intervalli più o meno regolari torna a fare capolino tra gli eccessi incontenibili che spesso ingurgitano il vero prêt-à-porter. Sto parlando di un’altra eleganza, più leggera e meno presuntuosa, più fine e meno forzata.
Nella collezione SS2012 di Adolfo Sanchez, un tocco di delicatezza effimera svolazza sui tessuti, tramutandoli in intangibili ali di libellula.
Pochi centimetri di stoffa ben articolati, che con i giusti pesi e le giuste misure avvolgono il corpo in un evanescente e raffinatissimo bozzolo.
Qua e là qualche tocco di luce colpisce i tessuti e affina le linee, mettendo la ciliegina sulla torta ad una collezione piccola, precisa, quasi perfetta, che ha la grazia di una fanciulla di un romanzo di Louisa May Alcott.