7 opere e 7 domande, alle 7 di mattina, a fotografi che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Ezio D’agostino (qui Documentary Platform).
Ciao Ezio, quanti anni hai e di dove sei? Da quanto scatti foto?
Ho 31 anni e sono nato a Vibo Valentia. Ho iniziato a scattare con delle vecchie macchine fotografiche di famiglia – una Rollei biottica e una Zeiss Ikonta medio-formato – circa dieci anni fa, ma fotografo in maniera più consapevole e progettuale da tre anni circa.
La tua attrezzatura?
Lavoro sempre con una Mamiya 7 con un’unica ottica (un 80mm) e un buon cavalletto.
Cosa fai quando non fai foto?
Guardo molti lavori di altri fotografi, film, documentari, e mi documento su temi che potrebbero essere il soggetto del mio prossimo lavoro.
Descrivimi la tua stanza.
Pareti blu cenere, molto luminosa. Un lettone, una libreria, e una grande scrivania dove lavoro e scrivo.
Alle pareti due grandi stampe fotografiche.
La tua macchina fotografica pesa quanto…
Il tempo necessario a sviluppare ogni progetto.
Se il tuo immaginario fosse un film? O un libro?
Se fosse un film, “Solaris” di Andrej Tarkovskij.
Se fosse un libro senz’altro “Finzioni”, di Jorge Luis Borges.
Un fotografo/a che mi consigli di tener d’occhio?
Il mio amico Lorenzo Meloni.