7am tattoo | Stefano Prestileo

7 tatuaggi e 7 domande, alle 7 di mattina, ad artisti della pelle che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Stefano Prestileo.

Ciao Stefano, di dove sei e da quanto fai tatuaggi?
Ciao a tutti, sono di Genova e tatuo dal 1999.

Perché hai inziato?
Allora il tatuaggio non era così in voga e quei pochi che vedevo in giro mi incuriosivano parecchio, per vari segni del destino come la mia prima macchinetta regalatami dalla mia prima fidanzata e i miei amici così disponibli nel farmi sperimentare sulle loro pelli. E soprattutto l’incontro fondamentale con Bruno Maximillian che mi ha preso con sè insegnandomi e supportandomi.

Cosa fai quando non fai tatuaggi?
Disegno molto, e se posso provo a viaggiare il più possibile, che mi aiuta ad incrementare la creatività e lo stimolo di tatuare provando a raggiungere livelli più alti.

La storia più strana dietro ad uno dei tatuaggi che hai fatto?
Non ne ricordo nessuna in particolare, ma ho vari ricordi su richieste bizzarre come un’uomo che desiderava che gli tatuassi sulla testa i capelli mancanti!

Un tatuaggio pesa quanto…
Quanto il peso che gli da la persona che lo indossa.

Chi vorresti tatuare? E cosa gli faresti?
Mah, forse un “Ecce Homo” o una corona di spine sulla fronte su un’uomo di chiesa… Parlando seriamente, ci sono più che altro soggetti che desidero tatuare e tipi di pelle che mi consentano di far risaltare il più possibile ciò che voglio realizzare.

Un tatuatore/tatuatrice che mi consiglieresti?
Sono veramente tante le persone che stimo in questo campo, ma consiglierei quelli della vecchia scuola over 50 in particolar modo quelli newyorkesi come Tony Polito, per l’autenticità dei loro pezzi, il sapore di antico che emanano anche se sono gli stessi soggetti che vanno tuttora.

Stefano Prestileo
@Pinker Tattoo
Salita San Leonardo 2, Genova (GE)
(mappa)

co-fondatrice
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