7 opere e 7 domande, alle 7 di mattina, a fotografi che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Marta Fornari.
Ciao Marta, quanti anni hai e di dove sei? Da quanto scatti foto?
Ciao, ho 25 anni e sono di Rieti. Scatto foto da quando ho iniziato a studiare fotografia all’istituto d’arte, 11 anni fa.
La tua attrezzatura?
Una canon 400d, una lubitel 166, un mix di camere lomography medio e grande formato e una macchinetta sovietica degli anni 80 la Lomo LCA con scritte in cirillico, un amorevole dono da cui non riesco più a separarmi.
Da qualche giorno ho acquistato una Bencini koroll 35 del 1959… attendo sorprese!
Cosa fai quando non fai foto?
Non passa giorno che non pensi alla fotografia.
Avedon diceva: “Se passa un giorno in cui non ho fatto qualcosa legato alla fotografia, è come se avessi trascurato qualcosa di essenziale. È come se mi fossi dimenticato di svegliarmi.”
Descrivimi la tua stanza.
Luminosa. Bianca, mobili bianchi e tenda bianca. Letto con rotelle, libreria minimal dove sono tutti i miei libri d’arte, fotografia e fumetti. Un lampadario da cui piovono piccole gru origami. Una bacheca in sughero straripante di foto, disegni e biglietti di treni e musei.
La tua macchina fotografica pesa quanto…
Non pesa nulla, è il prolungamento del mio occhio
Se il tuo immaginario fosse un film? O un libro?
Un film, La storia infinita. Un libro, Polvere innamorata di Andrea Molesini.
Un fotografo/a che mi consigli di tener d’occhio?
Ultimamente ho apprezzato lei.