7am | Paolo (Immaginario) Cattaneo

7 opere e 7 domande, alle 7 di mattina, ad illustratori che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Paolo (Immaginario) Cattaneo.

Ciao Paolo, di dove sei, quanti anni hai e da quanto fai l’illustratore?
Ciao, sono di Genova e ci vivo pure, ho 29 anni, mi chiamo Paolo Cattaneo ma ho un blog che si chiama
“paoloimmaginario” e a volte mi dicono: “ah, ma tu sei Paolo Immaginario?” e io rispondo: “sì”.
Ho letto su un sito di cognomi che Cattaneo è il centesimo cognome più diffuso in Italia e poi assomiglia troppo a
Cattani che disegna pure lui e allora.
Disegno da quella volta che all’asilo ci hanno fatto disegnare coi pennarelli la storia del “fantasma formaggino” e però non ero stato per niente attento e avevo fatto un casino coi pennarelli. La maestra non era contenta e mi sgridò, ma non mi ricordo tanto bene. Quella volta però ho deciso di diventare il più bravo di tutti a fare i disegnini coi pennarelli.
Dopo poco avevo un fila di bambini dell’asilo che mi chiedevano ritratti a pennarello di He-Man in cambio si sigarette di cioccolato.

Matita o penna grafica?
Matita. Al liceo artistico facevo sempre la punta col cutter per fare lo strano, poi mi sono tagliato e ho fatto un casino col sangue che in classe volevano tutti svenire più di me. Ora invece uso la matita a scatto che è meno pericolosa, anche se una volta alle medie me l’hanno piantata nella mano tipo Nikita ma più piano.
La penna grafica ce l’avevo ma l’ho prestata e non me l’hanno più ridata. Mi faceva schifo comunque, preferisco il mouse, quello si che è forte, ce ne ho uno bellissimo, sopra è fatto di vetro tutto touch, e se mi cade? Eh, infatti ci sto attento.

Cosa fai quando non disegni?
Quando non disegno faccio degli scherzi al mio coinquilino, riempo delle sfoglie di ripieni, faccio delle passeggiate in salita, colleziono delle cose, costruisco dei mobiletti, vado piano in motorino, gioco ai videogames, vado dai miei, leggo e faccio dei balletti.

Cosa c’è sulla tua scrivania?
Una radio di quelle retrò fatte da due cubi che si uniscono. Me l’ha prestata la mia fidanzata. Sta sempre accesa su Radio3 perché non c’è la pubblicità.
Un sasso colorato sopra dei foglietti colorati. Un righello di alluminio che se cade non si spaccano gli angolini.
Una scatola di pennarelli che non uso.
Un computer, 20 cents, 0,5L d’acqua, il mouse di prima, per fortuna.
P.S.: la mia scrivania non è mia perché me l’ha prestata Samu, un mio amico che non la usava, è mezza cinese, rossa e nera, lucida.

Un disegno pesa quanto…
Vorrei proprio trovare una risposta intelligente a questa domanda ma non ci riesco mica, ho provato pure a leggere cosa hanno scritto gli altri, ma niente…

Un libro di cui vorresti illustrare la copertina e un film di cui vorresti fare il poster.
Libro: “Il vagabondo delle stelle” di Jack London ma non saprei proprio cosa fare.
Film: “Heimat” di Edgar Reitz anche se non l’ho visto tutto, oppure un “Fantozzi” che l’ho visto tutto.

Un illustratore o un’illustratrice che mi consiglieresti?
Roberto Ferreccio che è di Recco, dove fanno una focaccia col formaggio buonissima.
Alessandro Baronciani che conoscerete benissimo.
Fabio Tonetto che su internet mi sta simpaticissimo.
Sono tre.

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