Arazzi da indossare

A cavallo tra Gennaio e Febbraio il freddo sembra non finire mai, e ripensare alle scorse vacanze è in parte un sollievo in parte sadico.

Alcuni mesi fa (sembrano anni appunto), passeggiando pigramente per le vie di San Gimignano, ricordo di avere notato uno di quei negozietti che mi/ci piacciono tanto. Quelli che non sono fatti con lo stampino, che probabilmente al mondo ci sono solo loro, e che vale la pena spendere qualche euro in più per qualcosa di veramente unico.

Parlo della bottega artigianale (o atelier, che però fa tanto show room milanese semivuoto) di Lucia Boni.
Lei realizza arazzi da indossare.
E non si tratta di quadri con scene di caccia inglese o tessuti simil-divano con cui ingolfarsi, ma bensì meravigliose giacche, cappotti e mantelle tessuti a mano su telaio verticale.
I capi prendono forma direttamente sul telaio, senza bisogno di essere successivamente tagliati, e quindi rifiniti tutti a mano.

Catturano lo sguardo gli originali accostamenti cromatici con: rossi vibranti, caldi arancioni e viola inaspettati, che ricordano gli anni ’80 e che, proprio per questo, non potrebbero essere più attuali.
La morbidezza e qualità dei filati (soprattutto mohair) fanno il resto.

Modelli per donne adulte (le mamme gradirebbero), ma anche per quelle più giovani.
Io trovo delizioso questo rosso con decori pieghettati multicolor!

Photos by Andrea Pitti.

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