Harputs Own

Harputs Own

Lo ammetto – non passo molto tempo davanti allo specchio. Sarà perché preferisco essere puntuale piuttosto che stilosa (o forse perché sono perennemente in ritardo e non ho mai abbastanza tempo per scegliere l’abbinamento giusto, coordinare gli accessori, ecc…). Per un motivo o per l’altro, mi ritrovo fin troppo spesso ad indossare gli stessi capi – ovviamente quelli che si sgualciscono meno – e ad essere vestita praticamente uguale tutti i giorni. Non è la fine del mondo, ma per un’aspirante insider della moda è comunque grave.

Quindi se c’è un rimedio, lo devo trovare. E guardando le proposte di Harputs Own, penso di esserci riuscita. Il loro è un approccio pragmatico al design – ogni capo deve essere soprattutto pratico e comodo, oltre che valorizzare la silhouette femminile. Il tessuto (spesso classico e maschile) e la forma (semplice ma originale) si complimentano a vicenda creando un risultato moderno, senza tempo e soprattutto versatile.

Che vuol dire in pratica? Prendiamo in esame the swacket – il capo-icona del marchio. Un neologismo inglese, indica un miscuglio tra sweater/maglione e jacket/giacca, ovvero una soprabito in tessuto morbido ma arricchito da una struttura d’origine sartoriale che ne irrigidisce la forma. Grazie ad una serie di bottoni automatici sparsi un po’ ovunque può essere indossato in mille modi, a seconda dell’occasione e dell’umore. (Lo dimostra anche Camille – una blogger americana e grande fan del brand). Da acquistare qui, in vari tessuti e colori.

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