E poi dicono che i treni sono la rovina d’Italia. Molto spesso, sono proprio i vagoni lerci di quegli Intercity improbabili a creare gli incontri che non t’aspetti, a connettere le persone, a favorire lo scambio di idee. Ne ho avuto un’ulteriore conferma giovedì scorso, quando sul Milano-Bologna mentre ero intenta a spolpare il mio freschissimo Vanity Fair odo l’italico idioma che richiama alla mia terra, la Puglia, e mi ritrovo ad ascoltare di collezioni, buyer e..moda.
Non posso certo tacere, ed è così che conosco Antonio Romano, 26 anni, che dalla natia Lesina (piccolo paese nel Gargano) ha macinato kilometri in giro per il globo tra Tokyo e Parigi, prima di arrendersi a tornare in Italia e più precisamente nell’ineluttabile Milano per un nuovo progetto lanciato all’ultimo White di settembre. Sto parlando della linea Comeforbreakfast (ancora in costruzione: le immagini le vedete su Myspace) realizzata insieme a Francesco Alagna, che gioca ancora una volta sulla più pop delle icone fashion, la t-shirt.
Le taglie sono quelle oversize, di genere non se ne parla (sono rigorosamente unisex) e i grafismi che le arricchiscono sembrano usciti dai deliri di un pittore informale: creature antropomorfe con la testa a forma di specchio, esseri simili ad animali con arti smisurati, figli di un incubo metropolitano. Dopotutto è questo il grande potere delle t-shirt, la vera e più democratica tela dei nostri tempi che permette ad ognuno di esprimere le proprie idee.
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