Veuve Clicquot Ponsardin Champagne: la vendemmia #3

Veuve Clicquot Ponsardin Champagne: la vendemmia #3

Adesso lo so, casual chic per alcuni dei presenti vuol dire completo e cravatta neri, per gli altri jeans, vestiti da cocktail. Insomma una Babele. Io opto per pantaloni di velluto liscio neri Alberta Ferretti, stringate maschili nere, t-shirt nera, collana vintage e borsa Le Dix Motorcycle Balenciaga nera.

Vi assicuro però che ormai nessuno (a parte me, ma io lo faccio sempre, anche a casa di Simone ed Ethel!) osserva più l’abbigliamento degli altri. Siamo passati oltre, c’è un clima da gita scolastica.
Ovvio non una con i miei excompagni di liceo, con loro non mi sono mai divertita in 5 anni!

Un minivan porta noi bloggers e tre giornaliste americane a rivedere l’Hôtel Particulier du Marc ed il Pavillon de Muire, in restauro. Siamo guidati da Madame Anne Cabin Saint Marcel che ci illustra l’andamento dei lavori. L’anno scorso questo posto era un’enorme cantiere edile, adesso il restauro dell’esterno è terminato.

Non fatevi confondere dal nome, la struttura è un abitazione privata ed è stata costruita nel 1840 per Edouard Werlé, successore di Veuve Clicquot. E’ situata nel centro di Reims e circondata da un fantastico parco all’interno del quale si trova una bellissima installazione di Fredrikson Stallard ed il Pavillon de Muire una delle poche costruzioni rinascimentali sopravvissuta a Reims dopo i bombardamenti della prima guerra mondiale.

Come dicevo, l’Hotel du Marc è un abitazione privata nella quale quelli di Veuve Clicquot fanno soggiornare gli ospiti speciali.
Ci hanno detto che l’anno prossimo, quando anche i meticolosi restauri degli interni saranno terminati, anche noi alloggeremo qui.

Veuve Clicquot Ponsardin Champagne: la vendemmia #3

Già l’anno scorso avevo scoperto con molto piacere l’interesse di Veuve Clicquot per la sostenibilità ambientale. E’ stata fra le prime case produttrici di vini ad ottenere la certificazione ISO 14001. Lo sforzo di ridurre al minimo l’impatto ambientale delle loro attività non si limita però solo al momento della coltivazione, della vendemmia e stoccaggio dei vini, la sostenibilità è una delle priorità perseguita anche in tutte le attività collegate.
Per esempio, nel restauro di questa bellissima residenza, si sono sforzati di utilizzare fonti di energia rinnovabile prestando molta attenzione a mantenere intatta l’estetica della costruzione.

Sono stati utilizzati pannelli solari termici (che producono acqua calda) e pompe geotermiche sia per il riscaldamento che per il sistema di refrigerazione della villa.
Da “tecnica” quale sono – è di energie rinnovabili che mi occupo quando non scrivo per Frizzifrizzi – posso dire che il lavoro è stato difficile ma eseguito benissimo.
Apprezzo moltissimo quest’anima verde all’interno delle yellow bubbles di Veuve Clicquot!

Veuve Clicquot Ponsardin Champagne: la vendemmia #3

Era chiaro fin dall’anno scorso che a quelli di Veuve Clicquot piace fare bellissime sorprese, ma restiamo ancora una volta basiti quando durante la visita della casa in restauro, ci ritroviamo in una bellissima sala illuminata a lume di candela, piena di splendidi addobbi floreali, con due bellissimi tavoli apparecchiati ed i camerieri elegantissimi pronti a servire una magnifica cena innaffiata da tre diversi champagne.
Così deve essersi sentita Alice nel paese delle meraviglie.

Il bicchiere della staffa, gustato in albergo sulla bella terrazza della camera del direttore internazionale della comunicazione Veuve Clicquot, nel nostro caso vuol dire tre flûte di champagne per provare in modo comparativo tre annate: 1995, 1996 e 1998. Almeno credo che le date siano queste, ero troppo cotta per tenere a mente altre date.

Veuve Clicquot Ponsardin Champagne: la vendemmia #3

Al ritorno in camera, l’ormai quotidiana letterina fissa la partenza alle 9, bagagli al seguito. Purtroppo domani è l’ultimo giorno…
Continuate a seguire il racconto, alla fine ci sarà una sorpresa anche per voi lettori.

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