7am | Armine Maksudyan

7 opere e 7 domande, alle 7 di mattina, a fotografi che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Armine Maksudyan.

Ciao Armine, quanti anni hai e di dove sei? Da quanto scatti foto?
Ho 24 anni, abito a Milano.
Di origini armene, ma cresciuta a Mosca. Per essere più precisa sono nata in URSS.
Scatto foto da 17 anni.

La tua attrezzatura.
Normalmente è la SMENA 8M, fotocamera fatta negli anni ’70 in URSS con lente LOMO. Pellicola Kodak NC 160/400. Uso un Holga 120N per il formato medio, troppo basic.
C’è stato un periodo in cui utilizzavo delle diverse camere reflex digitali dei miei amici per lavoro e in quelle circostanze portavo con me anche le analogiche, così ho fatto qualche scatto prezioso al Plastic.

Cosa fai quando non fai foto?
Cerco ispirazione. Ascolto musica e studio architettura.

Descrivimi la tua stanza.
E’ abbastanza grande e luminosa, a volte sembra vuota. Non c ‘è niente su i muri, tutto e’ sul pavimento. Tanti libri e riviste d’architettura. Il mio disegno del dettaglio architettonico fatto a mano con inchiostro di china mostrato qualche giorno prima. Il tappeto armeno che era nella mia stanza 23 anni fa. Un bel balcone, la lampada che ha fatto un mio amico, un grande letto, un tavolo bianco, qualche foto e un po’ di cd.

La tua macchina fotografica pesa quanto…
Qualche grammo.

Se il tuo immaginario fosse un film? O un libro?
Un film che sarebbe un mix di questi tre: ‘Un sacco bello’ di Carlo Verdone, ‘Zabriskie Point’ di Michelangelo Antonioni e ‘Solaris’ di Andrei Tarkovskiy.

Un fotografo/a che mi consigli di tener d’occhio?
Maurizio Di Iorio.

Un messaggio

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