Di Vladimir Karaleev avevamo già parlato su questi lidi per invitarvi alla serata musicante organizzata da Wok Store a Milano (in combo con Le Fate Ignoranti a Roma che hanno replicato due giorni più tardi in differita) per presentare la collezione autunno-inverno 2010/2011 “Pro Forma” dello stilista bulgaro naturalizzato berlinese che proprio quest’anno ha vinto il terzo premio del concorso di moda tedesco “Start your fashion business”.
E adesso ve ne parlo anch’io, che un paio di giovedì fa sono andata a curiosare da Wok e a scattare qualche foto per voi.
Vladimir prende il concetto di forma e lo trasforma in sostanza, dimostrandoci che in pochi (o tanti) passaggi logici e manuali esso può diventare la struttura, dotata di autonomia funzionale e creativa, che dà corpo a un abito. Il mezzo da lui preferito per attuare questo suo stile poligonale dalle rifiniture ex abrupto è il panno lana in blu primario e bianco titanio, tagliato al vivo e modellato in presa diretta sulle forme di un piccolo manichino, proprio come faceva anche Vionnet.
Grazie alla sua pienezza e corposità, questa stoffa è infatti perfetta per congelare i drappeggi in volute spigolose, ricordandomi ora l’esoscheletro abbandonato di uno stercorario che ha gettato la spugna sotto un carico troppo pesante, ora lo step intermedio di un origami che non sai se sarà farfalla oppure bruco.
A differenza di altre occasioni però, io vi lascio qua, ritirandomi per farvi gustare in pace gli scatti della serata e in particolare una foto in esclusiva, che Vladimir stesso ci ha gentilmente messo a disposizione dopo essersi ritratto con l’outfit sfoggiato da Wok e la sua espressione pensosa d’ordinanza.
