La stanza dell’artista: Guendalina Passeri

INTERVISTA

Lavori a casa o hai uno studio esterno?

Prima lavoravo in casa, con tutti i pro e i contro.
Poi mi è stato chiesto da una grande azienda di poter girare un video promozionale su un lavoro che avevo svolto per loro… nel mio studio (che non avevo!). Così, nel giro di due giorni, ho messo su lo studio di Totò! Alla fine, il video l’hanno girato nella loro sede, ma visto che ormai tutto era pronto (e il locale gentilmente offerto) mi ci sono sistemata. Sono qui, ormai, da un anno e mezzo e…sono rinata, davvero!

Lavori da sola o in compagnia?

Lavoro da sola. Ho la fortuna di avere uno studio tutto per me, ma l’altrettanto grande fortuna di poter condividere la pausa caffè con mio marito e i suoi colleghi (i due studi sono comunicanti): mettiamo così in comunicazione anche due mondi molto distanti tra loro: quello dell’immaginazione e quello dell’ingegneria civile, che mi aiuta a tornare coi piedi per terra. L’ingegneria ha trovato addirittura spazio nel mio albo Una stanza tutta mia, edito da Sabir Editore: alla fine del libro, infatti, c’è un QR code che rimanda ad un progetto vero e proprio per costruire una casetta dedicata alla lettura dei bambini. Insomma, lavoro da sola, ma mi piace la contaminazione.

Lavori in silenzio o con la musica / film? 

In silenzio. Non riesco a concentrami con la musica, per cui l’accendo solo in fase di colorazione dei definitivi, quando ho già disegnato e scelto la palette. Ma quando scrivo, elaboro, disegno e progetto…silenzio assoluto. Film e tv, mai. Però, nella parete di fronte, c’è una chitarra classica, di mio marito, e, visto che non la so suonare, ho deciso di trasformarla in illustrazione. Dicono sia finita nel Calend’Art (Sabir)!

Lavori mai in luoghi pubblici?

Di solito no, ma se mi viene in mente qualcosa che ho paura di dimenticare, me la appunto e, se non ho carta e penna o sto facendo qualcosa che mi impedisce di scrivere, salvo un audio sul telefono e poi, appena posso, trascrivo il tutto.

Hai un rito del mattino o pomeridiano, prima di cominciare a lavorare?

Non mi ricordo più. Ormai il mio rito è diventato tutto uno «sbrigati che è tardi; hai lavato i denti? corri che suona la campanella; hai preparato lo zaino? Dai, che dobbiamo fermarci per prendere la merenda!».
Ho una bambina di sei anni e uno di due: quando riesco a varcare la porta dello studio è una vittoria che, di per sé, vale più di qualsiasi rituale. A metà mattina, però, il caffè con mio marito e i colleghi è qualcosa di molto simile ad un rituale. Dopotutto, lo è il caffè in sé, un rituale. No?

Cosa fai quando sei in pausa?

Come dicevo anche prima, mi prendo un bel caffè in compagnia che mi aiuta a staccare la mente per qualche minuto, ad allentare la tensione e a ricominciare con più energia.

A cosa non potresti mai rinunciare mentre lavori?

Al caffè, al silenzio e ad una temperatura tropicale in inverno e fresca d’estate. E alla parete di fronte in ordine, che bilancia lo stato di disordine della scrivania. Anzi, delle scrivanie. E alle nuove sfide.

Le foto sono di Stefano Dottori

GUENDALINA PASSERI

È cresciuta disegnando tra gli alberi nelle colline di Assisi, in compagnia di Beatrix Potter, Tony Wolf e molti altri che facevano capolino dai tanti libri illustrati che aveva in casa. Ha seguito un percorso di studi umanistico (Liceo Classico, Lettere Moderne e Laurea Magistrale in Italianistica), ma ha lavorato per diversi anni nell’ambito del turismo. Con il tempo — e con i figli — l’amore per il disegno e la scrittura è riemerso con forza e non ha potuto far altro che seguirlo.
Nel 2019 le sue opere sono state selezionate dal premio Cicla Original Illustration Exhibition e acquisite in collezione permanente dal Baoshan International Folk Arts Exposition di Shangai. Nel 2020 è stata selezionata dallo stesso premio presentando tre tavole con le illustrazioni tratte dall’Albo Una stanza tutta mia, esposte a Shangai da novembre 2020 a gennaio 2021. Ha collaborato, realizzandone le illustrazioni, al progetto A dash of Imagination (2020) per la Brunello Cucinelli SpA, convinta che lavorare per le aziende sia un buon modo di portare arte e illustrazione in ambiti in cui non ci si aspetterebbe di trovarle. Nonostante non viva più in collina, è sempre fra gli alberi che ha le sue idee migliori.


UN SUO LIBRO

Guendalina Passeri, Una stanza tutta mia
Sabir Editore, 2021


L’EDITORE

Sabir è il nome di un portolano, ovvero quella fusione di tante lingue diverse che si parlava come lingua franca nei porti del mediterraneo: italiano con i suoi dialetti in gran parte, ma anche francese, farsi, spagnolo, greco, arabo e inflessioni provenienti da paesi ancora più remoti, dato che per secoli i porti del Mediterraneo sono stati il punto di incontro di merci, culture, idee e avventure più importanti del mondo.
I loro libri parlano di viaggi, non solo tra luoghi e culture diverse e mondi lontani nella fantasia, ma anche all’interno del sé, di terre di confine nella narrativa che mescola generi e stili, oltre che diversi modi di espressione.


9MBREINLIBRO

9mbreinlibro è un festival nato lo scorso anno dall’esigenza, dettata dalle restrizioni della pandemia, di pensare a un nuovo modo di promuovere la lettura, tenendo viva la meraviglia e riportando all’attenzione di un pubblico sempre più ampio la ricchezza di questo mondo.
Si sviluppa con incontri, interviste e mostre.
Questa seconda edizione si svolge in 10 giorni, durante i quali si possono incontrare 11 editori e 26 tra autrici e autori, illustratrici e illustratori, potendo anche curiosare — qui su Frizzifrizzi — negli studi di 11 artisti.
L’idea è di Davide Calì, che ha sviluppato questo concept insieme a Mariapaola PesceOriana Picceni e Marta Bracciale, in collaborazione con SpinginuvoleAraratFrizzifrizzi e Cesena Comics & Stories.

È UN PROGETTO DI

Un messaggio

Frizzifrizzi è sempre stato e sempre rimarrà gratuito. Si tratta di un progetto realizzato ogni giorno con amore e con impegno. La volontà è di continuare a farlo cercando di tenere al minimo la pubblicità. Per questo ti chiediamo una mano — se vorrai — con una piccola donazione. Potrai farla su PayPal.

GRAZIE DI CUORE.