Tesori d’archivio: il lettering di inizio ‘900 in tre volumi che raccolgono esempi di artiste e artisti dell’epoca

«La lettera — utilizzata in un’opera d’arte — diventa un ornamento, e l’ornamento è arte. Nel secolo scorso, naturalmente, non era l’artista a scrivere le scritte sulle opere d’arte, ma il calligrafo. Quel tempo è ormai finito. I primi maestri dell’arte visiva di oggi hanno riconosciuto la scrittura come un efficace motivo decorativo e la utilizzano sulle loro opere principali con la medesima serietà artistica e la medesima abilità con cui creano le opere stesse. Oggi c’è di nuovo un carattere artistico! La modernità ha avuto un effetto rinvigorente sui caratteri, come un soffio di primavera; dopo un lungo periodo di torpore formale, hanno cominciato a muoversi con forza. Sono vivi, stanno rifiorendo. E questo movimento raggiungerà la salvezza quando gli artisti saranno i soli a guidarlo».

Era il 1900, e il grafico e tipografo austriaco Rudolf von Larisch introduceva con queste parole il primo dei cinque volumi di Beispiele künstlerischer Schrift (“Esempi di scrittura artistica”), nei quali raccoglieva, appunto, piccole composizioni di lettering e calligrafia vergate a mano da artiste e artisti del periodo.

Rudolf von Larisch, “Beispiele künstlerischer Schrift”, Anton Schroll & Co., Vienna, 1900
Contributo di Otto Eckmann, Berlino
(fonte: archive.org)
Rudolf von Larisch, “Beispiele künstlerischer Schrift”, Anton Schroll & Co., Vienna, 1900
Contributo di Karl Adalbert Fischl, Vienna
(fonte: archive.org)

Rampollo di due nobili famiglie — i von Larisch erano originari dell’Alta Slesia, parte dell’odierna polonia, e il padre Nikolaus era un colonnello dell’esercito austro-ungarico, mentre la madre Eveline discendeva dalla casata magiara Föltvar — Rudolf nacque nel 1856 a Verona, all’epoca sotto la dominazione austriaca, e, per via del mestiere paterno, visse gran parte della sua infanzia sballottato in qua e in là per i territori dell’impero. Cambiò dunque molte scuole e imparò precocemente diverse lingue. Studiò all’Università di arti applicate di Vienna e in seguito venne assunto prima come funzionario presso il Ministero dell’Interno austriaco e poi come archivista.

Nel 1899 pubblicò un’opera intitolata Über Zierschriften im Dienste der Kunst (“Sulla scrittura ornamentale al servizio dell’arte”), nella quale, andando a inserirsi nel movimento della cosiddetta Secessione viennese — dunque perseguendo l’ideale dell’opera d’arte totale, la Gesamtkunstwerk —, definì i principi di giustapposizione delle lettere per mezzo di aree di sfondo che sembrano avere le medesime dimensioni dei glifi.
Il libro ebbe molto successo, sia nell’ambito della scena artistica austriaca che al di fuori dei confini dell’impero austro-ungarico, e diede a von Larisch l’occasione di entrare in contatto con numerosi talenti dell’epoca, ai quali iniziò a chiedere esempi di scrittura, che poi raccolse nel primo dei volumi di Beispiele künstlerischer Schrift, pubblicato dall’editore viennese Anton Schroll & Co.
Tra le tante firme che troviamo nel libro, ci sono quelle dell’architetto e pittore Rudolf Bernt, dell’illustratore tedesco Raphael Kirchner, dell’architetto e designer boemo Jan Kotěra, del pittore olandese Theo Molkenboer, del pittore e cartellonista ceco Alfons Mucha, del pittore e illustratore inglese Walter Crane.

Rudolf von Larisch, “Beispiele künstlerischer Schrift”, Anton Schroll & Co., Vienna, 1900
Contributo di Alois Ludwig, Düsseldorf
(fonte: archive.org)
Rudolf von Larisch, “Beispiele künstlerischer Schrift”, Anton Schroll & Co., Vienna, 1900
Contributo di Koloman Moser, Vienna
(fonte: archive.org)

Due anni dopo, nel 1902, von Larisch iniziò a insegnare scrittura ornamentale e araldica nella stessa accademia in cui anche lui aveva studiato, e nel medesimo anno fece uscire il secondo volume dei suoi “Esempi di scrittura artistica”, presentando le lettere disegnate da altri artisti e, per la prima volta, di un’artista, l’illustratrice britannica Ethel Larcombe.
Oltre a insegnare e a compilare raccolte di lettering, von Larisch era anche un designer di caratteri: tra il 1903 e il 1904 progettò il Plinius — sul quale basò anche il Wertzeichen, disegnato qualche anno più tardi per le carte valori della Tipografia di Stato austriaca — e in quello stesso periodo diede alle stampe Über Leserlichkeit von ornamentalen Schriften, un trattato “Sulla leggibilità delle lettere ornamentali” (questa la traduzione del titolo), nel quale esaminava, tra le altre cose, il modo in cui le lettere potevano essere realizzate con diversi strumenti nonché come l’uso di tali strumenti aveva effetto sulla forma delle lettere.

Nel frattempo le sue raccolte di scrittura ornamentale andavano avanti: nel 1906 pubblicò il terzo volume (che è anche l’ultimo disponibile su Internet Archive), che ospitava pure il lettering del tipografo, calligrafo e docente tedesco Rudolf Koch, considerato con lo stesso von Larisch uno dei padri del “rinascimento calligrafico” nella cultura mitteleuropea di inizio ‘900.
La serie proseguì con altri due volumi fino al 1926, mentre von Larisch continuò la sua attività di docente in diversi istituti viennesi: l’Accademia Femminile (dal 1902 al 1927), l’Istituto Pedagogico di Stato (1918 – 1927), l’Accademia di Belle Arti (1920 – 1933) e l’Istituto di Grafica e Comunicazione (1910 – 1933).
Morì nel 1934, nella sua Vienna (che gli ha dedicato una via periferica), dopo due matrimoni (il secondo dei quali con la calligrafa, designer editoriale e illustratrice pubblicitaria Hertha Larisch-Ramsauer) e un figlio.
I caratteri da lui disegnati per le copertine dei primi due volumi di Beispiele künstlerischer Schrift sono stati digitalizzati nel font Larisch.

Rudolf von Larisch, “Beispiele künstlerischer Schrift”, Anton Schroll & Co., Vienna, 1900
Contributo di Joseph Maria Olbrich, Darmstadt
(fonte: archive.org)
Rudolf von Larisch, “Beispiele künstlerischer Schrift”, Anton Schroll & Co., Vienna, 1900
Contributo di Alfred Roller, Vienna
(fonte: archive.org)
Rudolf von Larisch, “Beispiele künstlerischer Schrift”, Anton Schroll & Co., Vienna, 1902
Contributo di Richard Grimm, Crefeld
(fonte: archive.org)
Rudolf von Larisch, “Beispiele künstlerischer Schrift”, Anton Schroll & Co., Vienna, 1902
Contributo di Celda Klouček, Praga
(fonte: archive.org)
Rudolf von Larisch, “Beispiele künstlerischer Schrift”, Anton Schroll & Co., Vienna, 1902
Contributo di Ethel Larcombe, Exeter
(fonte: archive.org)
Rudolf von Larisch, “Beispiele künstlerischer Schrift”, Anton Schroll & Co., Vienna, 1902
Contributo di Richard Riemerschmid, Monaco
(fonte: archive.org)
Rudolf von Larisch, “Beispiele künstlerischer Schrift”, Anton Schroll & Co., Vienna, 1902
Contributo di Otto Wagner, Vienna
(fonte: archive.org)
Rudolf von Larisch, “Beispiele künstlerischer Schrift”, Anton Schroll & Co., Vienna, 1906
Contributo di Gustav Bamberger, Krems
(fonte: archive.org)
Rudolf von Larisch, “Beispiele künstlerischer Schrift”, Anton Schroll & Co., Vienna, 1906
Contributo di Peter Behrens, Düsseldorf
(fonte: archive.org)
Rudolf von Larisch, “Beispiele künstlerischer Schrift”, Anton Schroll & Co., Vienna, 1906
Contributo di Fritz Helmut Ehmcke, Düsseldorf
(fonte: archive.org)
Rudolf von Larisch, “Beispiele künstlerischer Schrift”, Anton Schroll & Co., Vienna, 1906
Contributo di Wenzel Hablik, Praga
(fonte: archive.org)
Rudolf von Larisch, “Beispiele künstlerischer Schrift”, Anton Schroll & Co., Vienna, 1906
Contributo di Rudolf Koch, Offenbach
(fonte: archive.org)
Rudolf von Larisch, “Beispiele künstlerischer Schrift”, Anton Schroll & Co., Vienna, 1906
Contributo di Hans Pfaff, Dresda
(fonte: archive.org)
Rudolf von Larisch, “Beispiele künstlerischer Schrift”, Anton Schroll & Co., Vienna, 1906
Contributo di Viktor Schufinsky, Znojmo
(fonte: archive.org)
Rudolf von Larisch, “Beispiele künstlerischer Schrift”, Anton Schroll & Co., Vienna, 1906
Contributo di Eulogio Varela Sartorio, Madrid
(fonte: archive.org)
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