Tesori d’archivio: le meravigliose tavole illustrate di un trattato del ‘700 sulle osservazioni al microscopio

Sono stato un bambino assai fortunato. I miei mi hanno riempito di libri e hanno sempre assecondato le mie passioni, tra le quali c’è stata quella — comune a molte e molti — del “piccolo scienziato”.
Alle elementari mi regalarono un microscopio, e alle medie un telescopio. Con entrambi passai molto, moltissimo tempo: un tempo prezioso, quello del “fare” in totale libertà, imparando tantissimo non tanto dai risultati quanto piuttosto da tutto il lavoro compiuto — tra lenti, vetrini, spedizioni alla ricerca di campioni da osservare, ascensioni rette e declinazioni, calcoli al di fuori della mia portata — per arrivare a qualcosa che, tutto sommato, se vogliamo chiamarla col suo vero nome, potremmo definire come una delusione.
Capiamoci: mi sono divertito un mondo durante le mie avventure giovanili con la scienza ma, appunto, la vera gioia stava nei preparativi, nella ricerca, nelle prove e negli errori e non nell’esito finale di cotanto impegno.

Un esempio significativo: a un certo punto mi ostinai a voler fare una foto alla Luna. Impiegai settimane per portare a termine il progetto: trovare un adattatore da fissare al corpo macchina della reflex di mio padre, convincere lui a comprarmelo e a prestarmi la sua Nikon, scoprire che pellicola usare, aspettare la notte con la “Luna giusta”, consumare un intero rullino provando diversi ingrandimenti e tempi di esposizione, portare il rullino a sviluppare, attendere di avere finalmente in mano le foto. Tutto questo per arrivare a cosa? All’amara scoperta che la maggior parte degli scatti erano da scartare e solo uno su 36 poteva dirsi accettabile. D’accordo, quella foto per me fu un successone, ne vado ancora fiero, però i libri che avevo, le riviste che sfogliavo, le videocassette di astronomia che guardavo mi regalavano immagini infinitamente migliori. Idem col microscopio: il mio occhio aveva già visto molto ma molto di più di quanto io avrei mai potuto sperare di riuscire a osservare con gli strumenti di cui ero in possesso.

Martin Frobenius Ledermüller, “Amusement microscopique tant pour l’esprit, que pour les yeux”, vol.1, 1764
(fonte: biodiversitylibrary.org)
Martin Frobenius Ledermüller, “Amusement microscopique tant pour l’esprit, que pour les yeux”, vol.1, 1764
(fonte: biodiversitylibrary.org)
Martin Frobenius Ledermüller, “Amusement microscopique tant pour l’esprit, que pour les yeux”, vol.1, 1764
(fonte: biodiversitylibrary.org)

Oggi, a distanza di molti anni, mi ritrovo a notare il medesimo processo in atto con le mie figlie. E, se possibile, a una magnitudo ancora maggiore. Perché, con l’intero web a disposizione, hai immagini meravigliose di tutto l’universo, in micro come in macro, sempre a portata di mano. E, sì, pure loro si divertono comunque un mondo, ma al contempo non posso fare a meno di immaginare cosa possa aver significato guardare dentro a un telescopio o a un microscopio in un’epoca in cui non c’erano ancora libri pieni di foto, documentari, riviste di scienza piene di illustrazioni per bambine e bambini, telescopi spaziali come l’Hubble o il James Webb.
Come dev’essere stato, nel ‘700, avvicinare l’occhio a un microscopio e vedere mostri incredibili, colori e texture strabilianti e al di là di ogni immaginazione? La sensazione assomigliava, probabilmente, a quella di chi sperimenta per la prima volta una sostanza allucinogena: la consapevolezza di avere accesso a un mondo totalmente nuovo, sconfinato, rimasto fino a quel momento totalmente segreto e inaccessibile.

È più o meno questa l’atmosfera che si respira in Mikroskopische Gemüths- und Augen-Ergötzung (cioè “Delizie microscopiche per la mente e per gli occhi”), un saggio illustrato pubblicato tra il 1759 e il 1761, opera del tedesco Martin Frobenius Ledermüller.
Nato nel 1719 a Norimberga e figlio di un contabile, Ledermüller iniziò da giovanissimo a lavorare prima nel commercio di spezie e poi in quello del lino, per poi andare a fare praticantato in uno studio notarile. A vent’anni si iscrisse all’Università di Jena per studiare filosofia e diritto. Dopodiché — per una serie di peripezie e per via di un rapporto sempre più travagliato col padre, che non mancò mai di voler scegliere per lui la carriera da intraprendere — finì per fare diversi anni di vita militare, per dedicarsi, in seguito, alla giurisprudenza, assumendo diverse cariche pubbliche di rilievo.

Martin Frobenius Ledermüller, “Amusement microscopique tant pour l’esprit, que pour les yeux”, vol.1, 1764
(fonte: biodiversitylibrary.org)
Martin Frobenius Ledermüller, “Amusement microscopique tant pour l’esprit, que pour les yeux”, vol.1, 1764
(fonte: biodiversitylibrary.org)

Fu negli anni ’50 del ‘700, nella seconda parte della sua vita, che Ledermüller si avvicinò alla scienza, dedicando a questa passione tutto l’ultimo periodo della sua esistenza (morì nel 1769, ad appena cinquant’anni). Il suo campo di studio erano le scienze naturali e, in particolar modo, la morfologia microscopica.
All’epoca il microscopio era uno strumento relativamente nuovo (appena un secolo prima, in Europa, avevano iniziato a diffondersi apparecchiature simili a quelle che conosciamo oggi) e Ledermüller lo utilizzò per osservare di tutto: dalle mosche alle gocce di urina, dai cristalli ai funghi, dal plancton agli insetti. Le sue scoperte le ha poi condivise con lo stesso spirito di una bambina o un bambino che posano per la prima volta l’occhio sulla lente di un microscopio — «guarda!» — e lo ha fatto in un coinvolgente trattato, pensato come opera di divulgazione e arricchito da straordinarie tavole illustrate, incise dall’artista tedesco Adam Wolfgang Winterschmidt a partire dai disegni dello stesso Ledermüller.

Il libro, uscito in fascicoli nel corso di tre anni (tra il 1759 e il 1761, come già accennato), consta di tre volumi, pubblicati inizialmente in tedesco e in seguito anche in francese e in olandese.
Quelli dell’edizione francese si possono ammirare qui — vol.1, vol.2 e vol.3 — e, volendo, anche scaricare gratuitamente. Invito a farlo provando a indossare i panni di chi osserva per la prima volta questo microscopico mondo nascosto.

Martin Frobenius Ledermüller, “Amusement microscopique tant pour l’esprit, que pour les yeux”, vol.1, 1764
(fonte: biodiversitylibrary.org)
Martin Frobenius Ledermüller, “Amusement microscopique tant pour l’esprit, que pour les yeux”, vol.1, 1764
(fonte: biodiversitylibrary.org)
Martin Frobenius Ledermüller, “Amusement microscopique tant pour l’esprit, que pour les yeux”, vol.1, 1764
(fonte: biodiversitylibrary.org)
Martin Frobenius Ledermüller, “Amusement microscopique tant pour l’esprit, que pour les yeux”, vol.2, 1766
(fonte: biodiversitylibrary.org)
Martin Frobenius Ledermüller, “Amusement microscopique tant pour l’esprit, que pour les yeux”, vol.2, 1766
(fonte: biodiversitylibrary.org)
Martin Frobenius Ledermüller, “Amusement microscopique tant pour l’esprit, que pour les yeux”, vol.2, 1766
(fonte: biodiversitylibrary.org)
Martin Frobenius Ledermüller, “Amusement microscopique tant pour l’esprit, que pour les yeux”, vol.2, 1766
(fonte: biodiversitylibrary.org)
Martin Frobenius Ledermüller, “Amusement microscopique tant pour l’esprit, que pour les yeux”, vol.2, 1766
(fonte: biodiversitylibrary.org)
Martin Frobenius Ledermüller, “Amusement microscopique tant pour l’esprit, que pour les yeux”, vol.2, 1766
(fonte: biodiversitylibrary.org)
Martin Frobenius Ledermüller, “Amusement microscopique tant pour l’esprit, que pour les yeux”, vol.2, 1766
(fonte: biodiversitylibrary.org)
Martin Frobenius Ledermüller, “Amusement microscopique tant pour l’esprit, que pour les yeux”, vol.2, 1766
(fonte: biodiversitylibrary.org)
Martin Frobenius Ledermüller, “Amusement microscopique tant pour l’esprit, que pour les yeux”, vol.3, 1768
(fonte: biodiversitylibrary.org)
Martin Frobenius Ledermüller, “Amusement microscopique tant pour l’esprit, que pour les yeux”, vol.3, 1768
(fonte: biodiversitylibrary.org)
Martin Frobenius Ledermüller, “Amusement microscopique tant pour l’esprit, que pour les yeux”, vol.3, 1768
(fonte: biodiversitylibrary.org)
Martin Frobenius Ledermüller, “Amusement microscopique tant pour l’esprit, que pour les yeux”, vol.3, 1768
(fonte: biodiversitylibrary.org)
Martin Frobenius Ledermüller, “Amusement microscopique tant pour l’esprit, que pour les yeux”, vol.3, 1768
(fonte: biodiversitylibrary.org)
Martin Frobenius Ledermüller, “Amusement microscopique tant pour l’esprit, que pour les yeux”, vol.3, 1768
(fonte: biodiversitylibrary.org)
Martin Frobenius Ledermüller, “Amusement microscopique tant pour l’esprit, que pour les yeux”, vol.3, 1768
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