Qualche anno fa il designer e filmmaker statunitense Brett Foxwell realizzò un corto, WoodSwimmer, in cui il legno — passato attraverso una fresa e fotografato strato dopo strato — sembrava fosse un materiale liquido nel quale potersi immergere.
Quel filmato, premiato da Vimeo come miglior video del mese, rappresentava un inusuale salto dentro al mondo naturale per un artista (oltre che ingegnere e sviluppatore) solitamente focalizzato su opere assai differenti, come ad esempio gli scheletri di alcuni personaggi per film d’animazione come Boxtroll o kolossal come Star Wars: The Force Awakens.
Dopo WoodSwimmer, Foxwell ha deciso di proseguire sul filone naturalistico, dedicando al mondo naturale una trilogia. La seconda opera, intitolata LeafPresser e uscita pochi mesi fa, è un messaggio ecologista realizzato utilizzando migliaia di foglie cadute — per la precisione 12.000. Più del corto in sé, tuttavia, a essere affascinante è una piccola “video-appendice”, The Book Of Leaves, in cui parte di quelle foglie (2.400 esemplari) è stata animata in stop-motion fino a creare l’illusione di una singola foglia che, in un’unica sequenza, cambia costantemente, mostrando, appunto, l’infinita varietà di forme che la natura ci offre.
