Ci sono esplorazioni che iniziano quando certi modi di guardare alle cose non bastano più. Si mettono in moto, ad esempio, quando, osservando i fiori, nascono i primi dubbi sul fatto che oltre petali, colori, odori, steli e foglie in prati e vasi, ci sia di più da scoprire. E allora si lascia spazio alla curiosità di voler vedere cosa c’è oltre, di trovare il momento in cui il loro viaggio attraverso il tempo e i continenti è iniziato, in cui hanno cominciato ad essere chiamati per nome, ad essere scelti per indicare cose più grandi e spesso intangibili, ad essere usati per curare malanni dell’anima e del corpo.
In un territorio nuovo una bussola è sempre utile e La storia dei fiori e di come hanno cambiato il nostro modo di vivere, edito da L’Ippocampo e scritto da Noël Kingsbury, è decisamente il compagno ideale per questa esplorazione botanica.
Tra le sue pagine, vengono raccontate le storie di 100 fiori attraverso le parole dell’autore, accompagnate dalle bellissime illustrazioni di Charlotte Day. Si susseguono in ordine alfabetico secondo la terminologia latina all’interno di determinati periodi storici, dal mondo greco-romano fino ai giorni nostri, passando per la Cina della dinastia Tang, l’Europa medievale, il Giappone del periodo Edo e l’America, lasciando aperte le porte a cosa riserverà il futuro.
C’è il papavero che fiorì sul confine franco-tedesco devastato dalla Prima guerra mondiale e divenne un simbolo di quella tragedia per gli inglesi; c’è il caprifoglio atlantico che con il suo profumo dolce e il fusto contorto è stato associato, in molte culture europee, all’amore romantico; c’è la stella alpina, che divenne emblema della coppia imperiale austro-ungarica formata da Francesco Giuseppe ed Elisabetta di Baviera, per poi tornare ad essere usata come segno di riconoscimento di alcuni corpi dell’esercito nazista, ma anche di un piccolo gruppo di giovani antifascisti; ci sono storie che hanno a che fare con la storia, quella con la S maiuscola, e altre che parlano di scoperte, di classificazioni, di famiglie che contano migliaia di esemplari, di climi favoriti e altri meno, di botanici e non solo.
Serve solo aprire il libro alla prima pagina e cominciare ad esplorare.

(courtesy: L’Ippocampo)

(courtesy: L’Ippocampo)

(courtesy: L’Ippocampo)

illustrazione di Charlotte Day
(courtesy: L’Ippocampo)

(courtesy: L’Ippocampo)

(courtesy: L’Ippocampo)

(courtesy: L’Ippocampo)

(courtesy: L’Ippocampo)

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