Spiegare meglio, memorizzare, insegnare, provocare emozioni, comunicare un’atmosfera, suscitare interesse, orientarsi, decorare e abbellire, persino mantenersi sani di mente e salvare vite umane: queste sono solo alcune delle ragioni per cui è importante l’illustrazione. Tempo fa le aveva raccolte in un libro Mouni Feddag (che ovviamente è un’illustratrice), elencando e disegnando, tra il serio e il faceto, più di 50 motivi. Uno di essi — cugino stretto del “suscitare interesse” — è attirare l’attenzione, compito nel quale l’illustrazione è indubbiamente uno strumento potentissimo. E quell’attenzione — merce rarissima in un mondo in cui ovunque ci giriamo c’è qualcuno o qualcosa che la richiede — è anche il primissimo passo per vedere qualcosa, qualunque cosa, materiale o immateriale che sia, con un prezzo o senza — «Cara consumatrice, caro consumatore, nel momento in cui hai messo il libro nel carrello su Amazon o l’hai portato alla cassa in libreria, il marketing ha vinto di nuovo (se lo stai solo sfogliando, o se stai leggendo l’anteprima online, in ogni caso ha attirato la tua attenzione e vale comunque come un punto a nostro favore)» scrive Gianluca Diegoli nel suo indispensabile saggio Svuota il carrello).

(fonte: victionary.com)
Dalle confezioni di pasta al calendario di una banca, dalla scatola di vini su abbonamento alle cartoline per un ristorante, dalle tazzine di caffè alla copertina di un dizionario, dal packaging di un profumo all’inaugurazione di un negozio, dalla campagna per una multinazionale farmaceutica a quella per una società immobiliare, oggi sono molte le situazioni in cui le aziende, grandi e piccole, si affidano a illustratrici e illustratori professionisti per calamitare gli sguardi di potenziali clienti, comunicare il proprio immaginario, raccontare una storia, “umanizzare” ciò che altrimenti verrebbe percepito come astratto e gelido (vedi le banche, le assicurazioni, le società finanziarie, le imprese hi-tech).
L’illustrazione commerciale sta vivendo in questi anni una nuova età dell’oro ed è dunque il momento giusto per l’uscita di un libro come Drawing Attention, che raccoglie alcuni tra i più interessanti esempi internazionali di questo particolare settore della comunicazione visiva.
Curato dalla casa editrice Victionary, sempre attentissima alle tendenze che interessano il mondo della grafica e dell’immagine, il volume è composto da quasi 290 pagine, piene di esempi interessanti, che possono fornire ottime ispirazioni sia per chi le illustrazioni le crea sia per chi potrebbe commissionarle.
Il titolo gioca col doppio senso del verbo to draw, che significa “disegnare” ma, seguito da attention, indica proprio l’attirare attenzione.

(fonte: victionary.com)

(fonte: victionary.com)

(fonte: victionary.com)

(fonte: victionary.com)

(fonte: victionary.com)