Taschen ha ripubblicato il “New Kreüterbuch” (Nuovo libro sulle erbe), capolavoro di botanica del ‘500

Nato nel 1501 nel paesino bavarese di Wemding, Leonhart Fuchs è stato uno dei più grandi botanici di epoca rinascimentale. Formatosi come medico, Fuchs aveva una vastissima cultura classica e scientifica. Nel corso della sua vita fu insegnante di medicina e rettore dell’Università di Tubinga, dove fece anche costruire un orto botanico, che fu tra i primi in tutto il continente.
A chi non ha studiato storia della scienza o non ha regolarmente a che fare con antichi volumi cinquecenteschi, tuttavia, il suo nome suonerà forse vagamente familiare per via di un colore, il fucsia, che deriva a sua volta da una pianta, la fuchsia, chiamata così proprio in suo onore.
In realtà Fuchs non ebbe mai davvero modo di vedere, nel corso della sua esistenza, gli splendidi fiori rosso-violacei di questa specie originaria dell’America meridionale: fu un altro botanico, il frate Charles Plumier, a battezzare così la fuchsia, seguendo l’intrigante principio — da lui introdotto per la prima volta nella nomenclatura botanica — di dare alle specie scoperte il nome di grandi personalità delle scienze naturali: quindi da Fuchs la fuchsia e dai botanici francesi Michel Bégon e Pierre Magnol, rispettivamente, la begonia e la magnolia.

“Leonhart Fuchs. The New Herbal”, Taschen, 2022
(courtesy: Taschen)

Se non ebbe modo di vedere la “sua” pianta, nondimeno Fuchs potè studiare alcune delle meraviglie vegetali che all’epoca erano da poco arrivate dal Nuovo Mondo, come il mais, il tabacco e i cactus, che tra l’altro il botanico tedesco fu il primo in assoluto a rappresentare visivamente in uno dei tantissimi libri che firmò nel corso della sua carriera, il New Kreüterbuch (cioè “Nuovo libro sulle erbe”), uscito nel 1543.
Composta da oltre 800 pagine, l’opera descriveva ben 400 piante europee e più di 100 piante esotiche, protagoniste anche di 511 xilografie realizzate ad hoc.

Già digitalizzato dalla Biblioteca Statale della Baviera, il New Kreüterbuch esce ora in una splendida edizione grazie alla casa editrice Taschen, che ha dato alle stampe un enorme volume — Leonhart Fuchs. The New Herbal.

Oltre a riproporre l’intero libro originale, il New Herbal allega anche un volumetto a cura dello storico farmaceutico, bibliotecario accademico ed ex professore onorario all’Università di Erlangen-Norimberga Werner Dressendörfer e dell’ex direttore accademico dell’Orto Botanico di Tubinga Klaus Dobat, che presentano diversi saggi su Fuchs e sulla sua opera, un glossario dei termini, e un indice completo delle piante.

“Leonhart Fuchs. The New Herbal”, Taschen, 2022
(courtesy: Taschen)
“Leonhart Fuchs. The New Herbal”, Taschen, 2022
(courtesy: Taschen)
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