L’Uncalendar 2022 di Lorenzo Petrantoni

«È un esercizio estetico. L’obiettivo dell’Uncalendar è di non essere comprensibile. In modo tale che se uno cerca una data deve faticare enormemente per trovarla. C’è, ma devi faticare» mi disse Lorenzo Petrantoni, tra il serio e il faceto, quando lo intervistai qualche anno fa.
All’epoca il calendario prodotto da “l’illustratore che non sa disegnare”, come lui si definisce, era un feticcio riservato a un pubblico molto ristretto: non si poteva acquistare e arrivava in «omaggio ai meritevoli», sempre per citare l’artista genovese, che da diversi anni vive a Milano e collabora con alcune tra le più grandi testate e aziende a livello globale, col suo peculiare stile frutto di un’incessante ricerca tra i vecchi libri illustrati (qui un video che mostra e spiega tutto il lavoro che c’è dietro alle immagini che crea).

Per la gioia di tutte e tutti coloro cui l’Uncalendar non arriva in omaggio, l’edizione 2022 si può acquistare, scegliendo tra tre formati diversi (35×50, 50×70 o 70×100 cm). Anche stavolta, tuttavia, si tratta di edizioni molto limitate — appena 30 copie — e firmate da Petrantoni.

Lorenzo Petrantoni, “Uncalendar 2022”

Tutte le informazioni di un calendario tradizionale, volutamente sparse qua e là.
Perché il tempo c’è sempre, bisogna solo trovarlo.

Lorenzo Petrantoni
Lorenzo Petrantoni, “Uncalendar 2022”
Lorenzo Petrantoni, “Uncalendar 2022”
Lorenzo Petrantoni, “Uncalendar 2022”
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