100x Segnalibro: i segnalibro storici F.I.L.A. in mostra alla Biblioteca Nazionale Braidense

COSA
100x Segnalibro
QUANDO
2 dicembre 2021 – 12 gennaio 2022
DOVE
Biblioteca Nazionale Braidense | via Brera 28, Milano
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

Il nome in sé dice già tutto: segnalibro. In origine realizzato in pelle e fissato alla rilegatura stessa del libro (come nelle odierne agende), serviva e serve ancora a lasciare, per l’appunto, il segno su una pagina, così da poterla ritrovare agilmente in un secondo momento.
Oggi qualunque lettrice e qualunque lettore ne ha certamente una bella scorta: te li regalano in libreria, ne trovi di fatti a mano, di plastificati, di sponsorizzati, di minimali e di barocchi, di robusti e di effimeri come ali di farfalle, per non parlare di quelli estemporanei, fabbricati nel momento del bisogno (chi non ha mai usato uno scontrino, il post-it della spesa o un fazzoletto di carta?).
Qui in casa li conserviamo a folti mazzetti nelle tazze da prima colazione: sembrano colorati vasi di fiori, sempre a portata di mano in ogni posto in cui si legge, cioè le camere e il salotto (in bagno no, ma c’è pur sempre la carta igienica).
Nonostante l’abbondanza, tuttavia, ho sempre avuto una certa cura nel trattare i segnalibro e questo perché anche i più spartani si portano dietro due ricordi per me importanti, entrambi legati all’infanzia. Il primo ha a che fare con mia madre: ogni due anni venivamo a Bologna dalla Marche per andare a trovare mio padre, impegnato alla fiera dell’agricoltura, e in ciascuna di quelle occasioni lei — grande lettrice — mi portava alla celebre Feltrinelli di Piazza di Porta Ravegnana, che per me era una specie di paradiso in terra. Uscivamo da lì con le borse piene di volumi e un singolo segnalibro, che lei sceglieva con attenzione dopo averli passati in rassegna tutti quanti, con la stessa luce negli occhi di chi deve scegliere un gioiello per sé o per la persona amata.
Il secondo ricordo è legato una libreria che si chiamava proprio Il Segnalibro. O meglio, Il Segnalibro dei ragazzi. La aprirono mio zio e mia zia, e finché restò in attività (non molto, purtroppo), ci passavamo dei lunghi pomeriggi nel fine settimana, durante i quali io sfogliavo tutti tutti tutti i libri sui quali riuscivo a mettere le mani, sperando di non dovercene mai andare via. Ovviamente anche Il Segnalibro aveva i suoi segnalibro, e a trent’anni di distanza o giù di lì ne ho ancora uno, ormai piuttosto sgualcito dal tempo e dall’uso, ritrovato in un mio vecchio libro per l’infanzia nel momento in cui l’ho passato alle mie figlie (posterò in giornata la foto sul mio profilo Facebook, per chi vorrà vederlo).

E se per me un grinzoso segnalibro con appena tre decenni “sulle spalle” è già antiquariato, che dire di quelli ancora impeccabili, sebbene un po’ ingialliti, che si portano addosso settanta, ottanta, novant’anni di storia? Alcuni di essi si possono ammirare a partire da oggi presso la Biblioteca Nazionale Braidense di Milano, in una mostra organizzata nell’ambito della più ampia esposizione Oggetto Libro — quarta edizione della biennale internazionale del libro d’artista e di design che già lo scorso settembre aveva animato le sale dell’ADI Design Museum, promossa da quell’atipico spazio espositivo senza fini di lucro che è SBLU_spazioalbello e curata dalla progettista della comunicazione e direttrice artistica Susanna Vallebona.

Segnalibro Sardo – Serie Costumi d’Italia – 1928 ca.
(courtesy: FILA / Biblioteca Nazionale Braidense)
Segnalibro Bersagliere – Serie Soldati d’Italia – 1935 ca.
(courtesy: FILA / Biblioteca Nazionale Braidense)
Segnalibro Galoppo – Serie Sports – Firenze 1935 ca.
(courtesy: FILA / Biblioteca Nazionale Braidense)

I segnalibro in questione sono quelli prodotti dalla storica azienda di articoli di cancelleria F.I.L.A. – Fabbrica Italiana Lapis ed Affini, fondata a Firenze nel 1920 o oggi colosso internazionale del settore.
Già pochi anni dopo la nascita, F.I.L.A. iniziò a usarli come strumento di comunicazione, infilandoli dentro alle scatole di matite e dando alle stampe esemplari da collezione, suddivisi in diverse serie tematiche che uscirono dagli anni ’20 agli anni ’70 del ‘900, tra segnalibro dedicati, tra le altre cose, ai costumi tradizionali, alle maschere, ai soldati, agli sports [sic], ai paesaggi, ai monumenti, ai segnali stradali, ai fiori e agli alberi.

«Le prime serie» racconta il blog Diario Creativo di F.I.L.A., «furono disegnate da Carlo Romanelli, pittore e professore di educazione artistica, che nella sua carriera si è dedicato principalmente all’illustrazione di libri scolastici e per l’infanzia; i suoi segnalibri furono stampati dalle Arti Grafiche Belforte mentre nel dopoguerra si alternarono le migliori stamperie di Firenze da Alinari a Giaccone & Morelli. Nel 1934 seguendo la strada della Perugina, che creò in Italia molto rumore con le sue cento figurine tra cui la più rara e desiderata era il feroce saladino, anche FILA adottò la politica di modificare la quantità stampata dei diversi segnalibro all’interno di una serie. Non più tutti stampati nella stessa quantità ma in numero differente in modo da creare alcuni segnalibri più difficili da reperire. Il più raro fu un segnalibro della serie “gli Sport” – il pugilato – stampato in un esemplare ogni 500 scatole di matite».

La mostra, intitolata 100x Segnalibro, festeggia i 100 anni dell’azienda. Oltre ai pezzi storici presenta anche dei nuovi segnalibro celebrativi con immagini che riprendono due pubblicità che il marchio lanciò negli anni ’50. E in esposizione ci saranno anche esemplari contemporanei, progettati da alcuni nomi del design e dell’arte (tra cui la calligrafa Alex Barocco, il designer Kuno Prey e l’artista William Xerra) e da studentesse e studenti dell’ISIA di Roma e Pordenone, che hanno lavorato sul tema del tempo, declinandolo in mille diverse interpretazioni formali e concettuali.

Segnalibro La Sicilia – Serie Paesaggi d’Italia –1945-1950 ca.
(courtesy: FILA / Biblioteca Nazionale Braidense)
Segnalibro Genova La Lanterna – Serie Monumenti d’Italia – 1945-1950 ca.
(courtesy: FILA / Biblioteca Nazionale Braidense)
Segnalibro storico FILA
(courtesy: FILA / Biblioteca Nazionale Braidense)
Un messaggio

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