Tesori d’archivio: Typographica Library è uno scaffale digitale di risorse su tipografia e lettering

Fondato nel 2002 da due designer — Stephen Coles (che conosciamo già per il suo Chromeography, un archivio online sul lettering cromato delle automobili) e Caren LitherlandTypographica è un sito che si occupa di recensire libri sulla tipografia e caratteri tipografici.
Da grande ricercatore di tutta quella che è la storia del design tipografico, Coles da anni, come molte sue colleghe e colleghi, spulcia tra gli archivi e le risorse disponibili in rete per trovare vecchi cataloghi e pubblicazioni da studiare e da cui trarre ispirazione, accumulando strada facendo montagne di materiale scaricato e selve di link, spesso perdendosi tra ripetitive ricerche.
«Per quanto ne so, non esiste un registro centrale che raccolga gli specimen digitalizzati» ha spiegato il designer, che ha dunque deciso di crearne uno, inizialmente per sé stesso, ma decidendo poi di aprirlo al pubblico perché — dice Coles — «mi sembrava sciocco tenerlo per me».

Qualche settimana fa, dunque, all’interno di Typographica è nata una sezione speciale: si chiama Typographica Library ed è una lunghissima directory dedicata appunto agli specimen liberamente sfogliabili online, recuperati da molteplici fonti.
Dentro si trovano pubblicazioni che vanno dall’Indice de Caratteri con L’Inventori e Nomi di Essi Esisenti Nella Stampa Vaticana e Camerale, che risale al 1628, e arriva al 1984, con la Wood Type Collection of T. J. Lyons.
In continuo aggiornamento, la lista è una risorsa preziosissima sia per studentesse e studenti che per professioniste e professionisti del design grafico e tipografico.

Per ora Typographica Library è un elenco. Ma nel prossimo futuro Coles intende trasformarlo in un vero e proprio scaffale, aggiungendo anche immagini, metadati (per favorire la ricerca) e note storiche.
Ma il progetto non si esaurisce qui: all’interno, infatti, ci sono anche delle guide. Al momento sono due — una sulle designer nere e i designer neri che progettano caratteri, e una su come scegliere il font Futura più adeguato (ce ne sono diversi) — ma in seguito ne arriveranno altre.

Due pagine da “A specimen of printing types”, di William Caslon, UK, 1798
(fonte: archive.org)
Due pagine da “Selections from the specimen book of the Fann Street Foundry”, Fann Street Foundry / Reed and Fox, UK, 1974
(fonte: archive.org)
Due pagine da “New specimen book”, Palmer & Rey, USA, 1884
(fonte: archive.org)
Due pagine da “Convenient book of specimens. Franklin type foundry”, Allison & Smith, USA, 1889
(fonte: archive.org)
Due pagine da “Popular Designs for Artistic Printers”, Central Type Foundry and Boston Type Foundry, USA, 1892
(fonte: archive.org)
Due pagine da “Schriften Atlas: eine Sammlung der wichtigsten Schreib- und Druckschriften aus alter und neuer Zeit, nebst initialen, Monogrammen, Wappen, Landesfarben und heraldischen Motiven für die praktischen Zwecke des Kunstgewerbes”, di Ludwig Petzendorfer, Germania, 1889
(fonte: archive.org)
Due pagine da “Tubbs wood type”, Tubbs & Co., USA, 1902
(fonte: archive.org)
Due pagine da “Specimens of point line type: borders ornaments brass rules &c.”, Blake Stephenson and Company, Ltd / Sir Charles Reed & Sons, Canada, 1908
(fonte: archive.org)
Due pagine da “Specimen Book of Universal Type Caster Faces Including Borders Ornaments and Miscellaneous Characters”, Universal Type-Making Machine Company, USA, 1914
(fonte: archive.org)
Due pagine da “The monotype specimen book of type faces. A complete catalog of matrices made for use with the monotype composing machine and with type & rule caster”, Lanston Monotype Machine Company, USA, 1922
(fonte: archive.org)
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