Libri sotto l’albero

13 libri per bambini sul Natale

Natale per sbaglio

NOVITÀ
di Angelo Mozzillo, illustrazioni di Martina Tonello, Edizioni Clichy

Succede qualche volta, nell’antica foresta del nord, che le nuvole coprano la luna e le stelle e la notte si faccia più buia del buio. Allora il procione sale in cima a un albero e accende il faro. I merli vedendo tutta quella luce pensano: deve essere Natale! E corrono ad addobbare gli alberi di ghirlande e di lucine. Attirati dalle lucine escono dalle tane conigli, tassi e volpi. Se è Natale bisognerà preparare il cenone. Tutti danno una mano: chi porta le ghiande, chi porta le bacche, chi apparecchia la tavola. E poi ci vuole la musica, così gli uccelli intonano delle canzoni natalizie. Solo quando sono tutti seduti a tavola gli animali si rendono conto che manca qualcuno: nessuno ha pensato di invitare il lupo!

Una dolce storia d’amicizia per raccontare che Natale è bello anche quando non è Natale.

Caro bambino

NOVITÀ
di Matilde Tacchini, illustrazioni di Raffaella Bolaffio, Mondadori

E se fosse Babbo Natale a scrivere una letterina ai bambini? In questo libro Babbo Natale lo fa per millantare di essere stato buono, sempre gentile con gli elfi e soprattutto mai goloso di dolci. E poi è stato ordinato, non ha perso tempo con il telefonino, insomma, è stato proprio buono.
Insomma, quasi.

Un divertente libro che inverte i ruoli tra bambini e Babbo Natale, che ci appare goffo e pasticcione, un po’ irascibile (ma qualche volta gli elfi ti fanno proprio perdere la pazienza) e soprattutto molto goloso!

Babbo Natale e l’inaspettata neve

NOVITÀ
di Michele d’Ignazio, illustrazioni di Sergio Olivotti, Rizzoli

È ormai il terzo volume di una fortunata saga. Nei due volumi precedenti Babbo Natale, licenziato dalle Poste Internazionali in rosso di bilancio, si dà da fare per cercare un altro lavoro. Poi si mette in società con la Befana per creare giocattoli riciclando i rifiuti di plastica, trova l’amore (Bice) e trova anche una dolce bambina in cerca di una famiglia, di nome Neve.

Il nuovo libro riprende la storia da dove l’avevamo lasciata. La cooperativa con la Befana è ormai avviata e lavora a pieno regime, tanto che il nostro Babbo Natale è impegnato già a marzo a leggere letterine e mettere ordini in produzione. E poi c’è Neve, l’unica bambina al mondo che anziché chiamarlo babbo lo chiama Natalino, a dispetto della sua taglia considerevole. Babbo Natale è alle prese con le angosce dell’adozione: riuscirà a essere un bravo papà? E se sbaglia qualcosa? Nel frattempo, tutti apprezzano talmente la nuova attività di Babbo Natale che gli propongono di estenderla ad altri rami del commercio. Ma a lui interessa soltanto una cosa: far contenti i bambini. Anzi, a dir la verità, la sua vera preoccupazione è riuscire a renderne felice soltanto una. Ci riuscirà?

La grande recita di Natale

NOVITÀ
di Lorenzo Rulfo, illustrazioni di Laura Re, Lapis

Fin dal lontano 1872, quando la neve copre la cima del platano Egidio, le lezioni vengono sospese per calamità naturale e i bambini se ne tornano a casa fino al 6 gennaio. Il 18 dicembre quindi gli occhi della Seconda B sono tutti puntati verso la punta dell’albero, in attesa del fatidico momento. La neve copre la cima di Egidio e le lezioni vengono sospese per… cinque minuti. Sì, perché nevica talmente tanto che la punta dell’albero si spezza, precipitando per terra, e poiché, tecnicamente è perfettamente visibile, lo stato di calamità naturale viene annullato e sostituito da un’altra calamità: la preparazione di una recita natalizia. Ovviamente tutti i bambini avranno un ruolo: Tamara si occuperà delle coreografie, Carlo dei costumi, Bianca della regia. Otto però si oppone alla recita e riunisce un gruppo di contestatori, fondando il Movimento di Sabotaggio della Grande Recita di Natale.

Se avete amato Quelli della Rodari, vi piacerà anche questo episodio natalizio previsto come ultimo della serie.

L’ultima pecora

di Ulrich Hub, illustrazioni di Jörg Muhle, Lapis

Una notte accade un fatto strano. Prima in cielo si vede una gran luce, poi spariscono i pastori. Quando le pecore tornano dal pascolo trovano soltanto le borse, ma nessuna traccia di loro.
Che cosa può essere successo? Qualcuno dice che quella gran luce fosse un ufo, che si è portato via i pastori. Qualcun altro dice che fosse una stella di passaggio. Sì, una stella per annunciare la nascita di un bambino. Un bambino che porterà una buona novella. Ma chi è questo bambino? È maschio o femmina? E che novella porta? Non si sa. La pecora con il ciuffo di lato, quella con la zampa ingessata, quella col berretto di lana, la pecora con il moccio al naso, quella con l’apparecchio in bocca e quella con la benda sull’occhio decidono di seguire l’astro luminoso per saperne di più.

Una divertente reinterpretazione della natività, dal punto di vista delle pecore!

La cena di Natale

di Nathalie Dargent, illustrazioni di Magali Lehuche, Edizioni Clichy

Per la cena di Natale tocca alla volpe procurare un tacchino, anzi, una tacchina. Ma quando la tacchina arriva a casa della volpe non ha nessuna intenzione di farsi mangiare. Non prima che la volpe abbia messo un pochino in ordine. La tacchina si impone anche quando arrivano gli amici della volpe, il lupo e la donnola. Prima di essere mangiata va messa all’ingrasso: ma non sanno proprio niente! Non sarà mica la loro prima cena di Natale? Dopo cena la tacchina si guadagna il giaciglio più comodo. Nei giorni successivi invece, comincia a organizzare le decorazioni. Che cena di Natale sarebbe senza decorazioni?
Insomma, Natale si avvicina ma ormai quella tacchina è simpatica a tutti e nessuno ha più voglia di mangiarla.

Mini la piccola renna

NOVITÀ
di Chris Naylor Ballesteros, Nomos

Mini è una renna di Babbo Natale, ma ha un problema: è minuscola.
Ogni anno, quando si avvicina Natale, gli piacerebbe avere un compito da fare, ma così piccolo, è difficile essere utile a qualcosa. Così, un giorno, mentre Babbo Natale già dà le disposizioni alle sue renne, Mini si mette a leggere le lettere dei bambini.
E proprio in una lettera, trova la soluzione.

Quando arrivi è Natale

NOVITÀ
di Barbara Ferraro, illustrazioni di Serena Mabilia, LupoGuido

Tobia si prepara ad andare dai nonni per Natale. È contento di ritrovare la loro casa, i loro odori. Ma purtroppo facendo i bagagli, dimentica Junior, il suo orsetto pelouche preferito. Rimasto a casa da solo Junior apre la finestra a un gabbiano in cerca di cibo. Discutendo con il gabbiano prende una decisione: raggiungere Tobia, con il suo aiuto. Un racconto di Natale che sa di aghi di pino e di legna che scoppietta nel caminetto.

L’albero di Natale del signor Vitale

di Robert Barry, Marameo

Il signor Vitale ha ordinato, per Natale, un grande abete da mettere in salotto. Quando però gli viene consegnato è troppo grande e la punta si piega contro il soffitto. Poco male, chiede al suo maggiordomo di tagliarla. Il maggiordomo regala poi la punta alla cameriera, che ne fa un piccolo albero di Natale per la sua cameretta, ma appoggiato su un tavolino, l’albero è troppo grande, per cui decide di tagliargli la punta.
La punta da qui in poi passerà di mano in mano, diventando via via l’albero di Natale del giardiniere, di un orso, di una volpe, di un coniglio, tutti ne tagliano via la punta perché è troppo grande, finché l’ultima puntina arriva a una famiglia di topini…

Il pupazzo di neve

di Raymond Briggs, Rizzoli

Un grande classico che per me, più di ogni altro, rappresenta il Natale.
Un silent book dolcissimo, su un bambino e il suo pupazzo di neve che la notte, magicamente, prende vita. Con il suo pupazzo di neve il bambino vive un’avventura fantastica che durerà tutta una notte e lo porterà a conoscere addirittura… Babbo Natale in persona!

Dal libro è stato tratto anche un film animato molto bello, introdotto dalla voce di David Bowie.

Un milione di Babbi Natale

di Hiroko Motai, illustrazioni di Marika Maijala, Terre di Mezzo

Ma i regali li porta davvero Babbo Natale o sono mamma e papà a farlo?
C’è nella vita di ogni bambino un momento in cui questa domanda comincia a farsi largo nella loro sospensione di incredibilità. Questo libro in qualche modo offre una risposta che è un brillante compromesso tra mito e realtà.

Una volta Babbo Natale era uno soltanto, ma da solo non ce la faceva a fare tutto, quindi si sdoppiò. Due Babbi Natale erano di sicuro meglio, anche se era più piccoli del primo. Ma comunque in due, era difficile fare tutto e così diventarono quattro. A suon di sdoppiarsi i Babbi Natale a un certo punto diventano un milione ma sono minuscoli e così minuscoli, non riescono a fare molto. Poi però gli viene in mente un’idea: infilarsi nelle orecchie degli adulti per suggerirgli di fare dei regali ai bambini…

La vera storia dei 25 Babbi Natale

di Annamaria Soldera, illustrazioni di Yvonne Campedel, Nomos

Anche qui abbiamo a che fare con un Babbo Natale “numerico” ma questa storia parte da un assunto diverso: una volta infatti i Babbi Natale erano ben 25. Poi però, uno era troppo magro per stare nel vestito, uno troppo grasso, uno si perdeva sempre, uno soffriva il freddo, uno inciampava sempre nella barba e poi: c’era quello che correggeva l’ortografia nelle letterine dei bambini e quello che non resisteva alla tentazione di aprire i pacchetti.
Insomma, uno dopo l’altro vengono esclusi 24 Babbi Natale e ne rimane uno soltanto.
E sapete chi è?

Le scarpe della Befana

di Annamaria Soldera, illustrazioni di Yvonne Campedel, Nomos

Dopo tanti libri di Natale, ne ho scelto almeno uno sulla Befana.
La Befana, si sa, porta da sempre un vecchio paio di scarpe rotte, ma quando il suo cane Carboncino le distrugge definitivamente, deve accettare l’idea di cercare un paio nuove.
La Befana fa rotta così verso il paese delle fiabe. Una volta lì, prova diverse scarpe ma nessuna le va bene: quelle di Cenerentola sono troppo piccole per i suoi piedoni, e quelle del Gatto con gli stivali le fanno allergia, quelle di Dorothy la portano sempre in Kansas e quelle di Pollicino: beh, sono davvero troppo piccole. L’unica rimane quella di chiederle direttamente a Babbo Natale…

editorialista
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