Insuppressible: un cortometraggio racconta storia e opere dell’illustratore Lewis Rossignol

La biografia dell’artista americano Lewis Rossignol assomiglia al suo segno grafico: graffiato, discontinuo, incerto, sporco, a frammenti.
Cresciuto nella piccola cittadina di Sanford, nel Maine, ricca di laghi e di boschi, Rossignol abbandonò presto la scuola, collezionando per circa quindici anni lavori saltuari e frustrazioni: da lavapiatti a cameriere, da carpentiere a imbianchino, da meccanico a pulisci tappeti e operaio di una conceria e di una vetreria. Un percorso tutt’altro che lineare che lo portò, nel 2005, a scrivere un romanzo parzialmente autobiografico su un perdente solitario e, come Rossignol — affetto da Sindrome di Tourette —, pieno di tic nervosi.

Questa strada apparentemente senza uscita subì una svolta quando, stanco di fare mestieri che odiava, Rossignol, a oltre trent’anni, prese la decisione di tornare a studiare e si iscrisse alla scuola d’arte — «Penso di essere stato il più vecchio studente di tutto il mio college» ha raccontato poi durante un’intervista — dove cominciò a sviluppare uno stile di disegno tutto suo, che ricorda per certi verso l’estetica “gonzo” di un altro “irregolare”, il britannico Ralph Steadman.

Nella sua nuova vita da artista, Rossignol iniziò a ottenere collaborazioni con riviste e aziende, ma il vero successo arrivò grazie a Instagram, esplodendo poi definitivamente dopo che, inatteso, arrivò un messaggio del musicista Tyler, the Creator, che voleva commissionargli un’opera. Quell’opera sarebbe poi diventata una delle due copertine del disco più acclamato del rapper statunitense: IGOR.
Rossignol, oggi di base a Portland, racconta l’aneddoto in un video-profilo realizzato dallo studio di produzione Rove.
«Mi ha raggiunto tramite Instagram. All’inizio non gli ho risposto perché non avevo realizzato che fosse Tyler, the Creator» dice l’artista, confessando di aver risposto a quello che è uno dei più grandi rapper a livello globale solo dopo tre settimane.

Intitolato Insuppressible: Lewis Rossignol, il cortometraggio parla della vita e delle opere dell’illustratore, mostra come lavora — tra le peculiarità, quella di “rovinare” il foglio prima di cominciare a disegnare e quella di inserire frammenti di vecchie foto, lettere e francobolli — e rivela come l’attività del disegno riesca a tenere a bada gli insopportabili tic della Tourette.

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