Casa Hogar: lo spazio domestico immaginario di Marta Jorio, in mostra a Bologna

COSA
Casa Hogar
Forme di riti quotidiani
Ceramiche, tessuti e stampe di Marta Jorio
QUANDO
30 ottobre – 23 dicembre 2021
DOVE
Officina Margherita | via Santa Margherita 14 a, Bologna

Quanti sinonimi ci sono per dire casa? Dimora, abitazione, tetto, magione, nido, tana… Ciascuno di essi ha le proprie sfumature di significato, ma uno dei più affascinanti è sicuramente focolare, che da solo riesce a dare già una visione tridimensionale, multisensoriale e dinamica: dici focolare e ne senti il crepitio, percepisci chiaramente l’odore di legna che brucia, vedi il baluginio delle fiamme, immagini qualcuno lì attorno, a scaldarsi o a tenerlo vivo, in silenziosa solitudine o nel chiacchiericcio di una famiglia o un gruppo di amici.
La dimensione del focolare è immersa nel tempo, e dunque nel rito, quello quotidiano del vivere domestico, fatto di abitudini e piccoli gesti, che ruotano inesorabilmente attorno a degli oggetti — i piatti, le tende, la tazza, le lampade, un vaso, un panno. Usandoli diamo loro un senso e a loro volta essi danno senso a noi che li riempiamo e svuotiamo, li asciughiamo e li accendiamo, li riponiamo e li riprendiamo, nell’eterna danza che si consuma ogni giorno, dal mattino a notte fonda.

Sono attività pratiche ma anche “astratte” — ché l’amorevole osservare la piantina che cresce nel vaso e decidere quali sia la “mensola giusta” non ha proprio niente di pratico, eppure, probabilmente, attiva una quantità di neuroni ben più importante che lavare un pila di piatti sporchi — alle quali l’artista Marta Jorio dedica una mostra che ha deciso di chiamare Casa Hogar, e hogar, in spagnolo è appunto il focolare che figurativamente diventa casa.

Napoletana di origine, bolognese d’adozione, giramondo per vocazione, Marta Jorio la conosciamo ormai da anni qui su Frizzifrizzi, e ogni volta ci sorprendiamo di come, usando i linguaggi più differenti — dall’illustrazione alla ceramica, passando per il design tessile — riesca a far sentire la sua “voce” e a raccontare le sue storie con qualsiasi medium, attraverso linee e forme, consistenze e colori.
In Casa Hogar, l’artista immerge Officina Margherita — lo spazio, nel pieno centro di Bologna, in cui lavora, dividendolo con una bella realtà come il Vinilificio e con un artista come Paper Resistance — in un’immaginaria dimensione domestica, con le sue opere esposte e disposte esattamente nel luogo in cui sarebbero in una casa vera.

«In esposizione ci sono gli oggetti funzionali come piatti, bicchieri, vasi, candelabri, tende; gli oggetti votivi della serie Ex Voto-La Cura, manufatti simbolici curativi e inoltre gli oggetti liberi da qualsiasi fine concreto, puramente estetici, come sculture e stampe su carta. Sono utensili per le attività pratiche e astratte di tutti i giorni, legati a utili e inutili gesti che si compiono, oggetti-compagni di riti quotidiani» spiega il comunicato dell’evento.
La casa immaginaria è già pronta. Gli oggetti aspettano. Mancano solo gli ospiti, che troveranno la porta aperta dal 30 ottobre al 23 dicembre, ogni giovedì, ogni venerdì e ogni sabato.

(courtesy: Marta Jorio)
(courtesy: Marta Jorio)
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