Tutto è bene quel che finisce bene? Gli sviluppi sulla vicenda Self Area di Lucca Comics & Games

Lo scorso 6 ottobre un gruppo di 29 realtà italiane dell’editoria indipendente a fumetti hanno deciso di disertare l’edizione 2021 di Lucca Comics & Games — in programma dal 29 ottobre al 1º novembre prossimi —, dove avrebbero dovuto partecipare alla Self Area, che fin dal 2007 ospita le autoproduzioni.
Le motivazioni di tale scelta sono state affidate a un comunicato, firmato da Amianto Comics, Attaccapanni Press, BandaBendata, BlackBoard Autoproduzioni, Cabin Boy Studio, Collettivo Canederli, Collettivo Interiors, Collettivo Nowhere, Cthulhu Chronicles, Cyrano Comics, Diamond Dogs, Donuts Comics, Ehm Autoproduzioni, Formula Magica, Gli Ultracani, Incubo alla Balena, Inuit Editions, La Tana Autoproduzioni, Lök Zine, Macondo, MalEdizioni, Mammaiuto, PollinArt-Kepler, Potpourri Comics, Purpurea Noxa, Slowcomix, Storie Brute, Tenaga Comics, Wanderer Autoproduzioni, Federica D’Angella, Flavia Biondi, Giulia Adragna, Ivan Lodi, Jessica Marino, Lorenza De Luca e Marta Zaccarini.
Il documento spiegava come «il 23 luglio, quando le iscrizioni a Lucca 2021 sono state aperte agli editori, la Self Area non compariva fra le possibili opzioni per un espositore» e che poi «all’annuncio della conferenza stampa del 21 settembre ancora non si conoscevano costi, dimensione e posizione della Self Area». Quando poi sono stati finalmente comunicate le informazioni, si è scoperto che quella sezione del più importante festival italiano del settore sarebbe stata allestita in un padiglione retrostante il Palazzetto dello Sport, quindi lontano dal cuore dell’evento.
Per questo — e per altri motivi tutt’altro che secondari — le 29 realtà, supportate anche da singole autrici e singoli autori, hanno manifestato il loro dissenso.

La risposta del festival non è tardata ad arrivare.
Il giorno seguente, 7 ottobre, Lucca Comics & Games ha diffuso un comunicato di risposta che in parte ammetteva le difficoltà nell’organizzazione e nella comunicazione e che proponeva, da parte del direttore Emanuele Vietina, un altro luogo per la Self Area.

Da allora i contatti tra il festival e il gruppo di “disertori e disertrici”, che nel frattempo è quasi raddoppiato, si sono fatti più serrati.
Proprio oggi la comunità della Self Area ha rilasciato un altro comunicato.
Lo riportiamo qui di seguito, continuando a seguire la vicenda.


Tutto è bene quel che finisce bene?

Dopo il comunicato del 6 ottobre firmato da 29 realtà autoprodotte, ci siamo riuniti e abbiamo ampliato il cerchio della comunità Self: ora le realtà sono 48 e contano più di 200 autori.

Il 12 ottobre abbiamo privatamente risposto alla seconda proposta del direttore Emanuele Vietina di Lucca Comics & Games, e tra le varie cose abbiamo sottolineato una condizione necessaria per poter partecipare a questa edizione e anche alle prossime: un impegno da parte di Lucca Comics & Games a mantenere aperto il dialogo che si è instaurato nelle ultime settimane. Abbiamo chiesto un incontro per parlare della Self Area entro marzo 2022, per poter trovare uno spazio adeguato, ben segnalato, e dei referenti con cui poter comunicare.
In caso di risposta affermativa, l’offerta per quest’anno di un posto gratuito in Agorà, vicino alla Chiesa dei Servi, sarebbe stata accettata parzialmente, a causa dell’impossibilità di alcune realtà di organizzarsi, viste le tempistiche e le condizioni attuali.

Lo staff ci ha risposto il 14 ottobre fissando un incontro con il direttore in data 5-6 marzo 2022 durante Lucca Collezionando.
Nonostante le tempistiche molto strette, la mancanza di stand per tutti e di comunicazione con alcuni autori che avevano aderito alla prima proposta e prenotato al Palazzetto dello Sport, lo spazio interno a un edificio, poco visibile, e la non garanzia di una segnaletica adeguata, alcune realtà hanno deciso di partecipare comunque al festival, per dare un segnale positivo soprattutto ai lettori.
Questo è potuto succedere grazie all’organizzazione avvenuta al nostro interno: tutti riteniamo che il dialogo debba essere portato avanti da entrambe le parti e proseguiremo su questa strada per poter continuare a far parte delle realtà storiche del festival.

Il 21 ottobre, in seguito alla seconda conferenza stampa dove nuovamente non è stata fatta menzione della Self Area con nostro disappunto, stiamo avendo finalmente conferma e dettagli sulle adesioni all’Agorà.
Organizzarsi per prendere parte a un festival è un lavoro che si fa sempre con piacere ma anche con fatica, soprattutto in tempi come questi.

Speriamo che questo sia l’inizio di un percorso proficuo, e che il 2022 apra gli occhi sul fatto che l’autoproduzione è un organismo strutturato, una scelta editoriale e artistica presa da persone che lavorano duramente, che merita rispetto.

I collettivi e gli artisti della Self Area

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