Sylva Britannica: il designer Nicholas Rougeux ha trasformato in poster alcune incisioni arboree dell’800

Figlio di un impiegato di un ufficio legale, l’artista britannico Jacob George Strutt nacque nel 1784 in una famiglia numerosa dell’Essex. Studiò probabilmente con il grande pittore romantico John Constable, dal quale “assorbì” stile e tematiche, focalizzandosi soprattutto sui ritratti e sui panorami.
Nel 1813 sposò la scrittrice Elizabeth Byron, con la quale ebbe diversi figli, e insieme viaggiarono molto, vivendo per alcuni periodi in Francia, poi in Svizzera, e stabilendosi successivamente a Roma, dove rimasero per almeno due decenni.

All’inizio degli anni ’20 dell’800, quando si trovava ancora nel Regno Unito, Strutt si imbarcò nell’ambizioso progetto di ritrarre i più importanti alberi del suo paese.
Girò in lungo e in largo, scegliendo le piante basandosi su tre principi — età degli alberi, grandezza e bellezza — e poi disegnandole dal vivo, con l’idea di realizzarne delle incisioni.
Nel 1822 pubblicò Sylva Britannica, un’opera che consisteva in un portfolio con 50 incisioni, accompagnate da brevi testi, perlopiù poetici, dedicati a ciascuna pianta.
Nel 1830 ne diede alle stampe una versione ampliata nei testi ma con immagini più piccole e a un prezzo più economico.

Nicholas Rougeux, “Sylva Britannica”, 2021
(fonte: c82.net)

«Tra tutte le varie produzioni con cui la natura ha adornato la superficie della terra, nessuna risveglia le nostre simpatie o interessa la nostra immaginazione così potentemente come quei venerabili alberi che sembrano aver resistito al trascorrere dei secoli — testimoni silenziosi delle successive generazioni dell’uomo, al destino di queste somigliano in maniera toccante, nel loro germogliare, arrivare all’apice e poi decadere» scrisse Strutt nell’introduzione al volume, che si può gratuitamente sfogliare (e volendo scaricare) su Archive.org.

Grande appassionato di materiali d’archivio, il designer americano Nicholas Reugeux — di lui abbiamo già parlato qui su Frizzifrizzi per meravigliosi progetti come la nomenclatura dei colori di Werner, gli Elements of Euclid, le illustrazioni di The Natural Order of Plants, le tavole di British & Exotic Mineralogy, anche queste derivate da opere naturalistiche e scientifiche dell’800 — ha lavorato sulle scansioni di Sylva Britannica di Strutt e le ha unite tutte assieme in un poster.

P.S.
Degno di nota, nella famiglia Strutt fu anche uno dei figli di Jacob ed Elizabeth: Arthur John. Questi diventò allievo del padre nell’atelier allestito durante gli anni romani, e divenne a sua volta pittore e incisore ma anche archeologo e scrittore. Fu autore di uno splendido reportage di viaggio, A pedestrian tour in Calabria & Sicily, pubblicato nel 1842 e frutto di un lungo itinerario a piedi compiuto tra l’aprile e il dicembre del 1841, da Roma a Palermo, insieme all’amico poeta William Jackson.

Nicholas Rougeux, “Sylva Britannica”, 2021
(fonte: c82.net)
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