Il “type world” di Marco Tanfoglio

Il progetto 36 Days of Type, più volte citato da queste parti, ha avuto il grande merito, nei suoi sette anni di vita, non solo di aver catalizzato e raccolto un’enorme quantità di lavori interessanti relativi al “disegnare lettere” ma anche di aver innescato una miriade di piccole scintille creative che, nel breve o nel lungo periodo, si sono trasformate in qualcosa di strutturato e compiuto.
Ne è un esempio The Type World, un’idea del designer grafico Marco Tanfoglio.

Bresciano, 35 anni, Tanfoglio lavora in un’agenzia di comunicazione e, come succede a molti suoi colleghi e a molte sue colleghe, il suo mestiere lo vive in maniera pressoché totalizzante, continuando a portare avanti i propri progetti e a sperimentare al di là dell’orario d’ufficio.
«Solitamente lavoro sia per il web che per la parte offline, ma sono più attratto da quest’ultima. Sono innamorato della carta e dell’inchiostro e di tutte le tecniche di stampa. Mi piacciono molto anche le mappe e le cartine geografiche» mi ha raccontato.
Proprio da una mappa, qualche anno fa, Tanfoglio ebbe l’idea di partecipare ai 36 Days of Type con un alfabeto fatto di isole-nazioni. Evidentemente, però, non era il momento giusto, e realizzò soltanto la i, abbandonando poi l’iniziativa sul nascere.

(foto: Luca Carli | courtesy: Marco Tanfoglio)
(foto: Luca Carli | courtesy: Marco Tanfoglio)

Quando è arrivata la pandemia, col maggior tempo a disposizione e meno occasioni per uscire, Tanfoglio ha deciso di riprendere in mano il progetto.
«Mi sono divertito a disegnare tutto l’alfabeto di un mondo di fantasia, fatto di lettere dell’alfabeto come se fossero delle isole sperdute in un oceano tipografico d’inchiostro azzurro» mi ha spiegato. «Le linee delle lettere sono abbastanza geometriche ma con delle imperfezioni vistose. Ogni lettera ha catene montuose, mari, laghi, praterie, pianure, parchi e riserve naturali, e ogni elemento geografico è dedicato a un elemento tipografico o relativo alla storia della tipografia e della stampa».
Ci sono quindi il Serif National Park, il Vignelli National Park, il Garamond Peak, la Eurostile Jungle, la Fedrigoni Forest, la ITC Novarese Valley…

«Ho usato due tipi di denominazione:» spiega il designer, «la principale, quella con il corpo più grande, indica quell’area precisa basandosi sulla terminologia dell’anatomia dei font; la seconda, generalmente con il corpo più piccolo, è fatta di citazioni ironiche al mondo della tipografia e della grafica. Ad esempio nella lettera B è possibile trovare il fiume dedicato alla Bibbia a 42 linee, oppure il Parco Nazionale Comic Sans. Nella lettera G c’è un monte dedicato al Garamond e naturalmente le altezze dei monti sono espresse in Punti Tipografici».
Stavolta Tanfoglio non si è fermato alla i, ma ha già realizzato tutte le lettere e, anzi, anticipa che di avere in programma di disegnare vari tipi di lettere con cartine di diversi stili, antiche e moderne. Via via le pubblicherà sul suo account Instagram. Chi volesse eventualmente acquistarne una, può contattarlo lì.

(foto: Luca Carli | courtesy: Marco Tanfoglio)
(foto: Luca Carli | courtesy: Marco Tanfoglio)
(foto: Luca Carli | courtesy: Marco Tanfoglio)
(foto: Luca Carli | courtesy: Marco Tanfoglio)
(foto: Luca Carli | courtesy: Marco Tanfoglio)
(courtesy: Marco Tanfoglio)
(courtesy: Marco Tanfoglio)
(courtesy: Marco Tanfoglio)
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co-fondatore e direttore
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