Ghost Signs: un libro sulle “insegne fantasma” di Londra

Prima dei cartelloni pubblicitari oggi onnipresenti nelle nostre città, tra l’800 e la prima metà del ‘900 era piuttosto comune dipingere le reclame e talvolta le insegne di negozi e locali direttamente sui muri degli edifici. Ormai consumati, sbiaditi, scoloriti da sole, vento e pioggia, quei segni sembrano, a chi li osserva, dei vecchi tatuaggi — residui di altre epoche che neppure il tempo è riuscito a cancellare del tutto. Sono le cosiddette insegne e scritte fantasma. Contemporaneamente scomparse eppure presenti, arrivano dal passato ma continuano ad aleggiare nel presente.

Walker Bros, Stoke Newington Church Street, Londra
(foto: Roy Reed | courtesy: Sam Roberts, Roy Reed e Isola Press)

Circa 15 anni fa, l’ex pubblicitario londinese Sam Roberts ha cominciato a interessarsi a questi affascinanti resti, testimonianze di modi di fare comunicazione e grafica che oggi non esistono più. A partire da un’insegna fantasma trovata nei pressi di casa sua — relativa a un riparatore di penne stilografiche — ha cominciato a cercarne e a trovarne in tutta la città, diventando, negli anni, uno dei maggiori esperti mondiali sull’argomento.

Oggi Roberts ha un sito, Ghostsigns, che è un punto di riferimento assoluto per questa piccola nicchia. Inoltre è curatore della sezione relativa alle insegne fantasma dell’History of Advertising Trust, fondazione che si occupa di preservare e valorizzare il retaggio culturale e artistico del settore pubblicitario britannico, e nel 2014 ha fondato, insieme al pittore di insegne americano Mike Meyer, un’agenzia internazionale dedicata al lettering: Better Letters (di cui abbiamo già parlato qui su Frizzifrizzi, per un paio di splendidi documentari su dei vecchi pittori di insegne).

Ora l’enorme lavoro di catalogazione dei ghost signs londinesi sta per diventare un libro, realizzato da Roberts insieme a Roy Reed, designer e anche lui grandissimo appassionato di insegne fantasma. I due hanno lavorato per sei mesi, fotografando (soprattutto Reed) e scrivendo (compito di Roberts).
Il progetto editoriale, intitolato semplicemente Ghost Signs, si focalizza su Londra ed è realizzato in collaborazione con Isola Press. Attualmente è in fase di raccolta fondi su Kickstarter, dove se ne può prenotare una copia.
Il volume in “carne e ossa” uscirà a novembre 2021.

Sam Roberts, Roy Reed, “Ghost Signs. A London Story”, Isola Press, novembre 2021
(courtesy: Sam Roberts, Roy Reed e Isola Press)
Cedars, Cedars Road, Londra
(foto: Roy Reed | courtesy: Sam Roberts, Roy Reed e Isola Press)
Nestlé, Killyon Road, Londra
(foto: Roy Reed | courtesy: Sam Roberts, Roy Reed e Isola Press)
Hovis Warner Bros, Inchmery Road, Londra
(foto: Roy Reed | courtesy: Sam Roberts, Roy Reed e Isola Press)
Boots, Camden High Street, Londra
(foto: Roy Reed | courtesy: Sam Roberts, Roy Reed e Isola Press)
Peterkin, Sangora Road, Londra
(foto: Roy Reed | courtesy: Sam Roberts, Roy Reed e Isola Press)
Gillette, Clapham High Street, Londra
(foto: Roy Reed | courtesy: Sam Roberts, Roy Reed e Isola Press)
K and M Larn (dettaglio), Belmont Mews, Londra
(foto: Roy Reed | courtesy: Sam Roberts, Roy Reed e Isola Press)
Albion House, Borough High Street, Londra
(foto: Roy Reed | courtesy: Sam Roberts, Roy Reed e Isola Press)
Everetts, St James Street, Londra
(foto: Sam Roberts | courtesy: Sam Roberts, Roy Reed e Isola Press)
Reeds Wharf (dettaglio), Mill Street, Londra
(foto: Roy Reed | courtesy: Sam Roberts, Roy Reed e Isola Press)
Brymay, Alpha Road, Londra
(foto: Roy Reed | courtesy: Sam Roberts, Roy Reed e Isola Press)
Cakebread Robey, Tyssen Road, Londra
(foto: Roy Reed | courtesy: Sam Roberts, Roy Reed e Isola Press)
Sam Roberts, Roy Reed, “Ghost Signs. A London Story”, Isola Press, novembre 2021
(courtesy: Sam Roberts, Roy Reed e Isola Press)
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