
Pubblico Pagante
(piccola poesia polemica)
Paesaggio padano:
piccoli possidenti,
paesi puliti,
persone produttive,
parrocchie premurose.
Posti primi per PIL,
promesse, possibilità.
Parrebbe perfetto panorama per plot prospero
palesante prodigi, portenti.
Perlomeno, problemi pochissimi.
Però poi?
Prego, prego, prendere posto.
Parleranno professionisti, primari, parenti, persone perite.
Preparati, pubblico pagante,
perché proiezione patetica parte prepotentemente.
Prima persona, perfetto professionista
poco preparato permanere proprio palazzo.
“Prima potevo prosciugare prosecco,
poi, possiedo poche possibilità.
Positivo per prognosi
pare problematico pure palesarsi,
pensate procurarsi protezione.
Penso però papà: problemi peggiori
per padri piccole persone!”
Poi primario pneumologia,
presso presidio poliambulatoriale.
“Preparato perfettamente
per portare ponderati
pareri presso pazienti…
possibile possano piazzate,
politici, poveri pazzi,
prendere piede?
Ppppuah!
Povero paese, parere politico pare pregevole,
parere professionale pare peccaminoso
protettore poteri pericolosi!”
Parenti, persone perite,
parlate parlate!
“Persone passeggere, periamo per presupposto.
Però, però. Parliamone.
Prima pagammo pecunie pesanti,
pensando possedere protezione pur parziale.
Poi partirono prontamente
patemi penosi, pegni paradossali.
Possibile?
Possibile passare
prima per pazienti,
poi per positivi,
poi per pirla?
Perirono padri, progenitori,
parenti prossimi.
Poveri: pianti presso posti perduti,
pressoché persi.
Possibile patire partiti privati,
politici parvenu,
patenti poverate passate per problemi pubblici?
Possibile passare periodi
percependo proroghe proroghe proroghe?
Pari, patta? Pani, Pesci?
Porca puttana!”
Povero pubblico pagante,
parrò polemico però, per perfezionare,
pronuncio parole pesanti:
Pagheranno poco, pagheranno punto.
Pondera, povero pubblico pagante.
Pondera.
