La Biblioteca Braidense ha acquisito una collezione di libri illustrati sovietici degli anni ’30 (e un video di Libri Finti Clandestini ne racconta la storia)

Tra gli anni ’20 e gli anni ’30, in uno dei più tumultuosi periodi della storia mondiale, centinaia di architetti, la maggior parte di quali provenivano dalla Germania, emigrarono in Unione Sovietica. Alcuni erano attratti dalle idee socialiste, altri dalle potenzialità in ambito professionale che potevano aprirsi all’interno di un nascente progetto politico, economico e sociale, altri ancora per entrambi i motivi. Ci furono diverse “ondate” migratorie, le più importanti delle quali furono due: una, la cosiddetta Bauhaus Red Brigade, era capeggiata dall’ex direttore del Bauhaus Hannes Meyer che, dopo essere stato licenziato dal sindaco di Dessau, se ne andò a Mosca insieme a un gruppo di studenti; l’altra era la May Brigade.

Architetto e urbanista, tra i principali esponenti della corrente funzionalista, negli anni ’20 Ernst May fu l’artefice di un ambizioso piano di ammodernamento della città di Francoforte. Il progetto attirò l’attenzione dei sovietici, che gli offrirono lavoro e ospitalità. May si portò dietro — in due diverse occasioni — decine di progettisti, molti dei quali avevano già fatto parte della sua squadra a Francoforte.
«Dopo molti anni di lavoro all’interno del sistema capitalista, sono convinto che lavorare in tali condizioni sia del tutto insensato. Alla luce della nostra concezione marxista e rivoluzionaria del mondo, noi, architetti rivoluzionari, siamo alla mercé delle contraddizioni insolubili di un mondo costruito sull’individualismo animale e sullo sfruttamento dell’uomo da parte dell’uomo», dichiarò May in un’intervista alla Pravda (cotanta fiducia nel sistema sovietico va contestualizzata: May era appena agli inizi dell’esperienza, che poi, però, non andò come lui avrebbe sperato. Nel ’33 se ne andò).

Copertina di uno dei libri della Collezione Adler (courtesy: Libri Finti Clandestini)
Copertina di uno dei libri della Collezione Adler (courtesy: Libri Finti Clandestini)

Del gruppo facevano parte anche Hedwig ed Hans Edward Adler, una coppia austro-tedesca di architetti che lavorò in URSS al primo piano quinquennale voluto da Stalin. Dopo l’esperienza sovietica i due tornarono in Germania ma, con l’avvento del nazismo, furono costretti a scappare. Era il 1939 e si rifugiarono a Londra portandosi dietro solo pochi averi.
Mandando avanti veloce il nastro della storia arriviamo al 1986, quando Susan Adler, figlia di Hedwig e Hans Edward, poco dopo la morte della madre ritrovò una vecchia valigia. Dentro, come nei migliori film, c’era un tesoro.

Il tesoro consisteva in libri — 257 libri sovietici per bambini, per la precisione. Risalenti agli anni ’30, erano stati acquistati dalla coppia tra il 1930 e il 1932, e conservati come ricordo del loro “periodo sovietico”, che coincise anche con un momento particolarmente fervido di creatività e stimoli culturali in un paese che non era ancora affondato nel totalitarismo e considerava i bambini come un tesoro prezioso da stimolare con letteratura di altissimo livello e illustrazioni altrettanto straordinarie.

Pagine interne di uno dei libri della Collezione Adler (courtesy: Libri Finti Clandestini)

Quel piccolo patrimonio editoriale e culturale, quasi altrettanto casualmente come è stato scoperto, è ora conservato a Milano, presso la Biblioteca Nazionale Braidense.
Ci è arrivato grazie al direttore della biblioteca, James Bradburne, che lo ha scovato presso un antiquario inglese mentre stava cercando un libro illustrato russo.

La Collezione Adler è ora uno dei fiori all’occhiello del nuovo Centro internazionale di ricerca sulla cultura dell’infanzia della Biblioteca Braidense, nato quest’anno con l’intento di — cito dal comunicato stampa — «preservare, studiare e comunicare l’esperienza dell’infanzia e i valori di curiosità, creatività e apprendimento».
Il centro è stato inaugurato lo scorso 9 novembre in un nuovo spazio che — quando le biblioteche ora chiuse a causa pandemia potranno riaprire — ospiterà anche attività didattiche ed educative e laboratori di editoria, tipografia, calcografia, legatoria e progettazione e restauro di libri.

Video: Libri Finti Clandestini + Mike Balbo (2M to M studio)
Riprese: Cesare Maiocchi // Tanguy Bombonera
Montaggio: Elliott Doubleday
Titoli: Otto Wiśniewski

A raccontare il progetto e la collezione c’è un bellissimo filmato, realizzato dal collettivo Libri Finti Clandestini col medesimo stile con cui — durante il lockdown — aveva prodotto i suoi tutorial, e cioè saccheggiando gli archivi video e mandando in corto circuito l’asse temporale.

Per gennaio 2021, inoltre, è prevista una mostra dei libri illustrati, intitolata Tempi terribili, libri belli: la collezione Adler dei libri per bambini sovietici.

Copertina di uno dei libri della Collezione Adler (courtesy: Libri Finti Clandestini)
Copertina di uno dei libri della Collezione Adler (courtesy: Libri Finti Clandestini)
Pagine interne di uno dei libri della Collezione Adler (courtesy: Libri Finti Clandestini)
Copertina di uno dei libri della Collezione Adler (courtesy: Libri Finti Clandestini)
Copertina di uno dei libri della Collezione Adler (courtesy: Libri Finti Clandestini)
Pagine interne di uno dei libri della Collezione Adler (courtesy: Libri Finti Clandestini)
Copertina di uno dei libri della Collezione Adler (courtesy: Libri Finti Clandestini)
Copertina di uno dei libri della Collezione Adler (courtesy: Libri Finti Clandestini)
Pagine interne di uno dei libri della Collezione Adler (courtesy: Libri Finti Clandestini)
Copertina di uno dei libri della Collezione Adler (courtesy: Libri Finti Clandestini)
Copertina di uno dei libri della Collezione Adler (courtesy: Libri Finti Clandestini)
Pagine interne di uno dei libri della Collezione Adler (courtesy: Libri Finti Clandestini)
Pagine interne di uno dei libri della Collezione Adler (courtesy: Libri Finti Clandestini)
Pagine interne di uno dei libri della Collezione Adler (courtesy: Libri Finti Clandestini)
Pagine interne di uno dei libri della Collezione Adler (courtesy: Libri Finti Clandestini)
Pagine interne di uno dei libri della Collezione Adler (courtesy: Libri Finti Clandestini)
Pagine interne di uno dei libri della Collezione Adler (courtesy: Libri Finti Clandestini)
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