Durante il lockdown c’è stato un fiorire di progetti, nati dalla momentanea inattività e dall’aprirsi di inaspettate praterie di tempo libero. Molti di questi progetti sono rimasti invischiati nel qui e ora e sono repentinamente invecchiati una volta che il mondo fuori dalla finestra è più o meno ripartito. Alcuni, invece, sono riusciti a fiorire e a trovare un senso e una motivazione anche al fuori della bolla-pandemia. È il caso di Cartaruga, una rivista digitale lanciata in tempo di quarantena dall’illustratore Marco Scalcione e dalla scrittrice Martina Falzone.
I due si sono inventati un trio di personaggi — il Coltodrillo, coccodrillo romanticone e con l’amore per la lettura, il Curiorso, un orso curiosone e pure un po’ impiccione, e la Cartaruga che ha dato il titolo all’iniziativa, una tartaruga un po’ anziana ma con molta voglia di giocare — e li ha resi protagonisti di un magazine in formato pdf, pensato per i bambini e pieno di attività, giochi e letture.
Dopo il primo numero (ne ho parlato qui) ne sono usciti altri tre, e in piena estate Scalcione e Falzone hanno dato vita a un libro, anche questo in digitale: un pBook, come lo chiamano loro, cioè un Printable Book, un libro stampabile.
Si intitola 50 cose da fare per piccoli artisti sensibili e immaginosi e contiene, appunto, cinquanta schede con altrettante idee per attività da svolgere, alcune all’aperto, altre da casa, alcune costruendo o disegnando, altre semplicemente immaginando.
Pur essendo stato concepito per le vacanze estive, si presta perfettamente per i freddi e piovosi fine settimana autunnali e invernali che ci aspettano.
50 cose da fare si può acquistare online a un prezzo minuscolo.