Italia 90: una call per fotografi sotto i trent’anni

Avevo undici anni quando ci furono i mondiali di calcio: Italia ’90.
Finite le elementari, avrei di lì a poco incominciato le medie. Non ne capivo niente di pallone (come oggi, d’altronde) ma ho ricordi vividi di quell’estate senza compiti delle vacanze: la tv portata fuori in giardino, i capelli di Baggio, lo sguardo spiritato di Schillaci; le insalatone di mia nonna, Nannini e Bennato e le notti magiche, il passaggio continuo dei camion dello zuccherificio che coprivano la telecronaca di Pizzul; mia zia, interista, che si affacciava dalla finestra di sopra quando segnava Lothar Matthäus; la mascotte orribilmente bella, declinata su ogni possibile gadget — cappellini, portachiavi, portafogli, penne — e poi le testone dei pupazzetti IP, che avevo in quantità, pur nel mio menefreghismo calcistico, perché mio padre per lavoro viaggiava molto e ne faceva incetta dai benzinai.

Sembrano trascorsi 200 anni, sia nelle memorie che nei filmati a bassa definizione che, con la macchina del tempo di YouTube, sono giunti fino a oggi. Ne sono passati appena trenta, poco più di una generazione, e questa strana estate post(?)-epidemica, che sembra scorrere su un’altra linea temporale rispetto a quella dei mondiali, diventa un’occasione per andare a scoprire quei talenti della fotografia che, in queste tre decadi sono nati e cresciuti.

Si chiama infatti ITALIA 90 la call lanciata da CONDOMINIO, nuovo spazio milanese dedicato — spiegano i fondatori — «alla promozione della fotografia e della cultura dell’immagine».

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Il progetto inaugurerà il prossimo autunno la sua nuova sede in via Melchiorre Gioia 41, a Milano, e lo farà con una mostra di lavori di fotografi under 30.
Chiunque abbia almeno 18 anni e sia nato dopo il 1º gennaio 1990 può inviare un progetto fotografico a tema libero, che verrà giudicato da una giuria composta dal curatore Francesco Zanot, dalla editor di Foam Magazine Elisa Medde, dal fondatore di Matèria Gallery Niccolò Fano, dalla fondatrice di Photocaptionist Federica Chiocchetti, dal curatore di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia Giangavino Pazzola e dall’artista Alba Zari.

«L’iniziativa intende esplorare e valorizzare la pratica di giovani artisti, componendo un atlante che individua i tratti caratterizzanti del loro approccio al medium fotografico. Per
questo motivo, la mostra che seguirà questa open call mira a rappresentare le diverse sfaccettature della ricerca fotografica attuale condotta dalle generazioni contemporanee» dicono gli organizzatori, che produrranno anche una piccola pubblicazione, in collaborazione con l’editore indipendente Skinnerboox.

La deadline è fissata al 7 luglio 2020.
Informazioni e regolamento si trovano qui.

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