La cosa bella dell’essere creativi è che, quando qualcosa ti rimane impressa o ti viene in mente per la prima volta, hai una miriade di modi per condividerla con gli altri. Per non perdere la vostra attenzione, evito di infilarmi in una lunga lista della spesa di tutte le forme possibili e immaginabili, ma permettetemi di ricordarvi una categoria bella e poco considerata: i manifesti.
Forse passo troppo tempo anche quando cammino con gli occhi incollati allo schermo, ma è da un po’ che non ne vedo nel mondo reale, a meno che non vogliate infilarci dentro anche le locandine dei film. In quel caso potrei fare un’eccezione. Discorso diverso invece per il mondo virtuale, dove mi sono piacevolmente imbattuta in un bel profilo Instagram, @testimanifesti.
In realtà la collezione vera e propria delle creazioni di Marco Petrucci, giovane grafico di origini brindisine ma con sede a Roma da molto tempo, che cura il progetto dal lontano 2012, si trova più su Facebook e sul suo sito Tumblr, dove c’è da perdersi con immenso piacere. Da quelli più minimal a quelli più complessi, da quelli più contemporanei ad altri che si rifanno al passato, da quelli più divertenti a quelli più istituzionali, qualsiasi cosa vi passi per la mente trova la sua forma di esistere creativamente con un certo piacere per gli occhi. Ovviamente c’è tanto Covid-19, ma immagino lo abbiate messo in conto.
Volendo c’è la possibilità di stamparli e attaccarli sui muri delle vostre città. In fondo lo capisco, alcuni sembrano chiamarci a farlo. Però ammetto di non essere ancora pronta economicamente a tirarvi fuori da guai.
