I raffreddori di André François

Siamo quasi tutti forzatamente a casa, e forse dovremo starci ancora per un po’. Ma niente paura Matteo Corradini, ebraista e scrittore ha avuto una magnifica idea alla quale stanno aderendo genitori, insegnanti, autori, illustratori. Ha creato una piattaforma con l’amico Andrea Valente, scrittore e divulgatore, che con la scusa del Coronavirus e della clausura profilattica ha trovato un espediente per sperimentare una profilassi alla noia. Come? «Ci pensiamo noi scrittrici e scrittori italiani: facciamo noi lezione! Sulle cose più diverse, su quelle che ci piacciono, su quelle che vi piacciono, su quelle che non conoscevate, e su quelle che amate. Sono lezioni a casa, sono lezioni sul sofà», esclama sulla pagine di un sito che ho visitato spesso anche io in questi giorni.

Vedrete che il range di età va dai tre ai 14 anni e comprende letture, audio e laboratori. Un tesoro che si sta arricchendo di ora in ora per offrire ai ragazzi spazi mentali da abitare e da coltivare, a maggior ragione in un momento nel quale gli spazi tendono a ridursi e a comprimersi. 

André François, “I raffreddori”, traduzione di Paolo Cesari, Orecchio Acerbo, febbraio 2020

Allora anche Frizzifrizzi entra in modalità “lezioni sul sofà” e questa settimana propone una storia che è sicuramente in tema con il momento che stiamo vivendo e che ci aiuta a sdrammatizzare e a rendere lieve qualcosa con cui i bambini si stanno confrontando con le loro risorse e i loro strumenti, che vanno rispettati e dei quali ci si deve prendere cura, lontano da ogni falso allarmismo o timore infondato. 

Il libro di cui vorrei parlare è la bellissima opera di André François e si intitola I Raffreddori, edita da Orecchio Acerbo

André François, “I raffreddori”, traduzione di Paolo Cesari, Orecchio Acerbo, febbraio 2020

Il volume si apre con una serie di figure preistoriche che per varie motivazioni non sono state in grado di giungere fino ai giorni nostri. 
Per esempio Il Kubo. Non aveva né ali, né mani, né gambe, né coda. Non era pratico. Così oggi è estinto.
O ancora Il Serpente Thermogene del Primo Terziario. Animale scaltro e robusto, è oggi sconosciuto.

Poi c’è Lo Strumf. Non si è certi che lo Strumf sia mai esistito. È comunque certo che non esiste più dall’avvento dell’automobile. E così via in una casistica di organismi divertentissimi e bizzarri.

André François, “I raffreddori”, traduzione di Paolo Cesari, Orecchio Acerbo, febbraio 2020

Un grosso MA sulla pagina ci avverte che stiamo per fare una grandissima scoperta.
Uno. Un unico esemplare è riuscito a superare ere, glaciazioni, meteoriti, cataclismi, e chi più ne ha più ne metta! LUI: il RAFFREDDORE!
E perché ci si chiederà, giustamente? Non lo voglio spiegare. Voglio che vi immergiate in questa fenomenologia del raffreddore per carpirne i segreti più reconditi e sghignazzare insieme ai vostri bimbi come ho fatto io. 

Perché André François sa condurci fra giochi di parole e luoghi comuni con una carica di freschezza e di ironia, che si appoggia ad uno stile in apparenza semplice ma assolutamente efficace nel rappresentare l’essere più resistente al mondo ma anche quello con cui l’uomo ha stabilito il rapporto più duraturo e fedele. 

Se ne raccomanda la lettura più e più volte al giorno. Prima o dopo i pasti. Quando vi va di ridere insieme. 

André François, “I raffreddori”, traduzione di Paolo Cesari, Orecchio Acerbo, febbraio 2020
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