Comunemente tendiamo a chiamarli ideogrammi, ma il termine più corretto sarebbe logogrammi, anche se la questione è complessa perché la lingua cinese è in realtà composta sia dai suddetti ideogrammi, che sono la rappresentazione di idee e concetti astratti, che da pittogrammi, cioè raffigurazioni stilizzate, semplificate, di oggetti concreti.
Stilizzare ciò che materialmente esiste è ciò che ha fatto il grafico, architetto e illustratore Federico Babina nella sua nuova serie, intitolata Ideograrch.
Ormai celebre a livello internazionale per i suoi lavori —nei quali trova modi sempre originali di utilizzare l’architettura come agente contaminante o oggetto contaminato da altri “mondi” — Babina ha sintetizzato in pittogrammi alcuni tra i più importanti edifici di venti architetti: da Le Corbousier a Lloyd Wright, da Alvar Aalto a Zaha Hadid, da Rem Koolhaas a Carlo Scarpa.
Ad accompagnare le tavole, delle quali qua sotto offriamo una piccola selezione, c’è anche un’animazione (il tema sonoro è opera del sound designer Andreas Russo).
Intervista a Federico Babina
«Alcune volte sono architetto con la passione per l’illustrazione ed altre sono un illustratore con la passione per l’architettura.
Un architetto deve essere un buon illustratore. Il disegno è la prima maniera di dare forma ad una idea».
