Quando tutto diventò blu, la storia di Chiara e i suoi attacchi di panico raccontati da Baronciani

Dicono ci sia una scintilla, non la stessa provocata dall’amore, ma piuttosto dalla paura. L’ho cercata a lungo in ogni cassetto della mia mente: quando ho cominciato a soffrire di attacchi di panico, dovevo e volevo capire perché. Tutt’oggi non sono certa se sia stata la morte di mia nonna o una serie indefinita di incidenti stradali che hanno ucciso persone che mi capitava spesso di incontrare. L’unica cosa certa è che ho cominciato ad avere una relazione nuova con la paura, tossica oserei dire.

Alessandro Baronciani, “Quando tutto diventò blu”, Bao Publishing, gennaio 2020 (courtesy: Bao Publishing)

Quando ho sfogliato la nuova edizione di Quando tutto diventò blu di Alessandro Baronciani, edita da Bao Publishing, già dalle prime pagine mi sono sentita a casa e abbracciata dalle tavole blu dell’autore: Chiara riceve una telefonata, le dicono che Marco non c’è più, l’amico che incontrava spesso a pranzo, quello che era certo del proprio futuro, deciso, determinato, felice. Sembra solo un lutto, invece si apre un vaso di Pandora: è il cuore a dirle che qualcosa non va, batte velocemente, come capita a me, teme che non regga il peso della sua paura. Allora iniziano gli esami medici e, per ogni risposta mancata, se ne aggiungono altri e altri ancora. La speranza è che qualcosa dentro il suo corpo si prenda la responsabilità di quello che le sta accadendo, del respiro che le manca, delle persone che non sembrano comprenderla. Non può essere solo un’emozione a provocarle tutto questo, però porta con sé sempre il Lexotan in una bustina di plastica, per essere certa che non si rovesci. È la sua “copertina di Linus” — e io che non viaggio mai senza la mia scatolina distrutta di En so bene che rassicurazione sia.

Alessandro Baronciani, “Quando tutto diventò blu”, Bao Publishing, gennaio 2020 (courtesy: Bao Publishing)

In fondo tutti quegli appuntamenti, i fogli medici, i risultati sono un ottimo modo per tenersi impegnati, per non affrontare qualcosa che si continua a spingere insistentemente sotto il tappeto e che comincia a diventare evidente. L’unico obiettivo è guardare al futuro, stare meglio, e per questo dal Lexotan passa agli psicofarmaci, perché ti promettono un aiuto che nessun altro sembra essere in grado di darti, anche se all’inizio tutto sembra peggiorare. C’è il letto, comunque vada, dove tenersi al sicuro. 
Non le sopporta le persone che le dicono di calmarsi e, non riuscendo ad aiutarla, se ne vanno. Il passo a smettere di uscire completamente da sola è breve. Come Chiara, ho tremato a lungo nella mia stanza, cercando di farmi coraggio, ma c’era un tappo da qualche parte che non vedevo e finché non ho lasciato che si mostrasse a me, che si facesse togliere, siamo stati a lungo io e quattro mura.

Alessandro Baronciani, “Quando tutto diventò blu”, Bao Publishing, gennaio 2020 (courtesy: Bao Publishing)

Ma quando tutto trova modo di uscire, sotto forma di lacrime, compaiono le parole giuste per ammettere la realtà, per dare forma alla paura, per darle dei confini e imparare a conoscersi, così come compaiono anche le persone che soffrono come noi e quelle che ti porteranno in viaggio in un altro blu, un blu profondo come Chiara, un blu che la sostiene e non le leva il respiro.

Fatevi un regalo e riprendetelo anche voi, adesso, Quando tutto diventò blu, uscito originariamente nel 2008 e ora riproposto da Bao Publishing, nelle librerie dal 23 gennaio.
Oppure potreste incontrare lo stesso Alessandro Baronciani il 20 gennaio (che, non a caso, è il Blue Monday), durante la presentazione del libro insieme a Colapesce (che dal libro ha preso ispirazione per il suo omonimo pezzo del 2012), presso La Feltrinelli della Galleria Vittorio Emanuele II di Milano, ore 18:30.
Qualsiasi strada scegliate, immergetevi nel suo blu.

Alessandro Baronciani, “Quando tutto diventò blu”, Bao Publishing, gennaio 2020 (courtesy: Bao Publishing)
Alessandro Baronciani, “Quando tutto diventò blu”, Bao Publishing, gennaio 2020 (courtesy: Bao Publishing)
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