Jiro non si sente bene. Il padre, premuroso, lo porta dal medico. La dottoressa scopre qualcosa di inaspettato. Jiro ha l’influenza felina, che è assolutamente innocua, d’accordo, ma è appunto felina e lui è un bambino.
«Presumo», chiosa la dottoressa con un’aria grave, «che il suo ragazzo sia un gatto», e decide così di prendere un campione di DNA del bambino per analizzarlo.
È da queste assurde premesse che prende il via una storia che prosegue in modo altrettanto surreale, scandita dai giorni che separano Jiro e suo padre dal risultato delle analisi, durante i quali il papà tenta di capire come si viva da felino e prova a offrire a suo figlio momenti e attività da gatto.
Quando finalmente arriva il momento di scoprire la verità, non è poi così importante cosa dicano i dati. Gatto o bambino, Jiro può essere ciò che vuole. Esattamente come ogni bambino, che può diventare un mostro robot, un grande pilota, una principessa…
Narrato con ironia e tenerezza, e un ritmo sghembo che funziona perfettamente con i disegni, Cat Days, dell’illustratore e animatore Jon Frickey, è un cortometraggio d’animazione che parla di identità.
Una fiaba gentile e acuta che ha stregato i festival di mezzo mondo, vincendo decine di premi e conquistando una nomination agli Oscar.