È da poco uscita per Hop! Edizioni Dicono di me, l’ultima pubblicazione firmata Davide Calì (ai testi) e Marianna Balducci (alle illustrazioni), dedicata al dipinto e al personaggio che nel corso dei secoli si è sicuramente rivelato il più iconico di tutti i tempi: la Gioconda.
Davide Calì tra albi e fumetti ne ha pubblicati oltre 100, in Francia, Stati Uniti e Italia, collezionando premi, riconoscimenti e traduzioni ovunque. Basti pensare a titoli celebri in Italia come Io aspetto (Kite edizioni) o Il mio nemico (Terre di mezzo), in coppia con Serge Bloch, o ancora Tre in tutto (Oreccho Acerbo), coautrice Isabella Labate. Ma ce ne sarebbero davvero tantissimi.
Marianna Balducci, da parte sua, ha pubblicato titoli noti come Il viaggio di piedino (Vincitore del Premio Nati per Leggere 2018) e Il sogno di ditino (entrambi Bacchilega Junior) e da ultimo C’è una macchia sul mio disegno” (La Spiga Edizioni).
Dalle pagine di Dicono di me la gloriosa protagonista ci osserva con sguardo enigmatico, serio, beffardo, baffuto, in una carrellata che ci permette di capire quanto questo dipinto sia stato rappresentato, copiato, studiato, riproposto. Abbia influenzato artisticamente altri artisti, che in alcuni casi l’hanno dissacrata, ma non hanno potuto, comunque, sottrarsi al suo fascino magnetico e misterioso.
Il ritmo è alto e alta viaggia anche l’ironia, ma senza perdere di vista una ferma aderenza storica, come potremo poi veder confermato alla fine dell’opera in una doppia pagina di ricostruzione delle vicende attorno al celebre quadro.
Nel frattempo, ecco che ci si parano davanti, grazie alle illustrazioni della riminese Balducci, le molteplici manifestazioni di una figura della quale nel tempo davvero si è affermato di tutto e nei confronti della quale si sono esplicitati gli atteggiamenti più disparati. Dalla venerazione all’odio più efferato, come ci spiega Calì in rapide e precise battute.
Insieme si riflette e ci si interroga, ad un tempo, su cosa siano la fama e l’identità. Identità che per la Gioconda è divenuta un groviglio difficile da districare senza un valido aiuto. Chi le verrà in soccorso? Non ve lo rivelerò, naturalmente.
Vorrei però puntare l’attenzione su un fatto: quest’opera ha il merito di avvicinare con ironia e una certa apparente “svagatezza” (quanto di sostanza ci sia nel libro lo si comprende senza sforzi) i bambini e i ragazzi al mondo dell’arte. Attraverso un espediente che è quello della curiosità (divertita). Che, l’ho detto spesso, è il meccanismo che mette in moto il circuito della conoscenza.
Questo libro non si sottrae al clima celebrativo legato all’anniversario del 500° anno della morte di Leonardo, ma non rinuncia ad una sua freschezza e ad una verve che rispecchiano a pieno i due autori.
In realtà mi verrebbe da dire “dicono di loro”, perché la coppia Marianna Balducci-Davide Calì appare assai affiatata in uno scambio serratissimo e affilato di parole ed immagini.