Maghi nel creare meraviglie con poco più di nulla, i membri del beffardo (definizione loro) collettivo milanese Libri Finti Clandestini, dai nomi improbabili (Aniv Delarev, Yghor Kowalvsky, El Pacino), e dalle biografie inattendibili, assemblano libri utilizzando i resti che il mondo dell’editoria e la società dei consumi si lasciano dietro, scegliendo di lavorare solo e soltanto con elementi usati, buttati via da qualcun altro e fortuitamente ritrovati: «scarti di tipografie, prove di stampa e carte di avviamento, sacchetti della spesa, poster, buste, sacchetti del pane, persino carta da parati», ci tengono a precisare.
Ma ci sono delle eccezioni, come nel caso di Vertigo, un poetico libriccino pop-up nascosto in quello che altrimenti sembrerebbe una normalissimo notebook Moleskine, e realizzato per una mostra curata proprio da Moleskine Foundation, fondazione creata nel 2006 per raccogliere in una collezione i libri d’artista e i più interessanti blocchi note che hanno come supporto le agende e i taccuini del marchio.

La mostra — intitolata I Had a Dream e organizzata presso l’Africa Center di New York dal 31 maggio al 21 luglio 2019 — raccoglie ben 100 notebook decorati a mano da altrettanti artisti, e quello di Libri Finti Clandestini si sviluppa come uno spettacolo di equilibristi che si esibiscono tra le pagine attaccati a un unico filo che le attraversa.
Vertigo si ispira a una poesia di Altagracia Flores:
We were hanging
on ropes
Over the city
We were
getting Vertigo
We all
were equals
staring out
into the void
Il video in stop motion è opera di Tanguy Bombonera. La colonna sonora è Miss D.D., di Mary Lou Williams.