Ci sono delle fotografie capaci di raccontare una storia, evocare un’atmosfera, illuminare il presente e suscitare emozioni con la minima dose di elementi. Lo stretto indispensabile: né più né meno di ciò che serve. Con il non detto, il non visibile, ciò che resta fuori dell’inquadratura che riesce comunque a entrare in gioco: la presenza nell’assenza.
È su questo tipo di immagini che si focalizza l’interesse di Minimal Zine, una piattaforma online nata nel 2011 a Barcellona, fondata dal direttore creativo Artur Mc Clean, e dedicata alle arti visive, con una presenza importante soprattutto su Instagram.
Dopo anni di attività online, il progetto sta per espandersi anche attraverso una rivista cartacea, che uscirà ogni sei mesi e ospiterà le opere di artisti di tutto il mondo che lavorano con la fotografia, la scultura, la scrittura, l’arte digitale e il collage, con interviste e racconti (sempre d’impronta minimalista) ad arricchire l’esperienza.
Il primo numero, che conta ben 232 pagine vedrà anche la partecipazione di diversi talenti italiani: Alessandro Ruggieri, Alessia Rollo, Cosimo Fanciullacci, Giacomo Alberico, Luca Marianaccio e Wang Liu.