(courtesy: Elisa Puglielli)

Si figuri! Una guida illustrata alle figure retoriche

«Evita le allitterazioni, anche se allettano gli allocchi.
I paragoni sono come le frasi fatte.
L’iperbole è la più straordinaria delle tecniche espressive.
Guardati dalle metafore troppo ardite: sono piume sulle scaglie di un serpente.
Inutile dirti quanto sono stucchevoli le preterizioni»

Nelle sue celebri, argute e spassosissime Regole di scrittura, Umberto Eco inserisce diverse figure retoriche, vero e proprio incubo per milioni di studenti che — nelle ore di italiano, latino e greco — devono imparare a destreggiarsi tra litoti, analessi, chiasmi, metonimie, antifrasi, preterizioni e altri artifici linguistici con nomi che assomigliano a malattie mortali di altri tempi mai del tutto debellate.

Tanto utilizzate quanto poco conosciute, le figure retoriche le adoperiamo quotidianamente, spesso senza saperlo, che è un po’ (mi si passi la similitudine — per l’appunto) come mangiare un buon piatto senza saperne gli ingredienti, suonare senza riuscire a leggere le note, fotografare senza avere la minima idea delle tecniche: si può farne tranquillamente a meno, andando a istinto, a orecchio, per imitazione, ma conoscere significa poter andare più in profondità, godersi le sfumature, i dettagli, riuscire a tirar fuori il meglio da ciò che facciamo e decodificare in maniera più efficace ciò che fanno gli altri.

(courtesy: Elisa Puglielli)

Negli anni di libri dedicati a questi archibugi del discorso scritto e parlato ne sono usciti molti: saggi accademici, manualetti per studenti disorientati, corsi per manager d’assalto, albi illustrati per bambini (uno su tutti: Che figura!, edito da Quodlibet, dove l’autrice, Cecilia Campironi, trasforma le figure retoriche in buffi e fantasiosi personaggi).

A questi si aggiunge un nuovo progetto, nato dall’idea della designer e illustratrice romana Elisa Puglielli, che per la sua tesi di laurea in Design, Comunicazione Visiva e Multimediale alla Sapienza, ha sviluppato una piccola pubblicazione intitolata Si figuri!.

(courtesy: Elisa Puglielli)

«Quando ho cominciato a pensare alla tesi sapevo in cuor mio che avrei voluto portare avanti un progetto che avevo lì in testa da tempo ma di cui non avevo osato nemmeno appuntare una nota. Ho coinvolto l’unico professore abbastanza folle da appoggiarmi in questa tesi insolita e ho iniziato la progettazione», mi ha raccontato Elisa, che si è poi messa ad approfondire il concetto studiandosi libri su libri di grammatica, letteratura, modi di dire, e ispirandosi a opere come Il parlar figurato di Bice Mortara Garavelli e alle succitate Regole di scrittura di Eco.

Utilizzando a sua volta una figura retorica — le metafora — per tradurre in immagini alcune espressioni di uso comune, Elisa ha compilato una vera e propria guida illustrata che spiega, uno a uno, ben 44 modi di dire, in rappresentanza di altrettante figure retoriche: dal «non ha un briciolo di cervello» (iperbole) a «passare a miglior vita» (eufemismo); dal «guadagnarsi il pane» (metalessi) al fustigatissimo «a me mi» (pleonasmo).

(courtesy: Elisa Puglielli)

«Vi siete mai chiesti perché le bottiglie hanno il collo, o perché di qualcuno si dice che abbia una voce vellutata?», chiede Elisa, che a livello visivo ha lavorato su immagini caratterizzate da un’unica palette di colori — rosso, blu, bianco e nero — aprendo, attraverso l’illustrazione, una finestra sull’uso che facciamo del linguaggio, associando scenari, situazioni, personaggi e concetti a parti del discorso che solitamente fatichiamo a ricordare, per facilitarne sia la comprensione che la memorizzazione.

Per ora Si figuri! non è in vendita, ma Elisa, che si è laureata lo scorso gennaio, spera di riuscire a trovare un editore per il suo libriccino. Nel frattempo lei manda curriculum, lavora come visual designer freelance e gira per librerie «dove magari» — dice — «prima o poi, sarebbe bello trovarci anche la mia piccola guida colorata».

(courtesy: Elisa Puglielli)
(courtesy: Elisa Puglielli)
(courtesy: Elisa Puglielli)
(courtesy: Elisa Puglielli)
(courtesy: Elisa Puglielli)
(courtesy: Elisa Puglielli)
(courtesy: Elisa Puglielli)
(courtesy: Elisa Puglielli)
(courtesy: Elisa Puglielli)
(courtesy: Elisa Puglielli)
(courtesy: Elisa Puglielli)
(courtesy: Elisa Puglielli)
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