Daniele Desperati sta disegnando le bandiere delle zone di Milano. Lo titolai così un pezzo, uscito poi lo scorso novembre, nel quale raccontavo un progetto nato su Facebook come puro passatempo ma che — non lo sapevo ancora — di lì a poco sarebbe letteralmente esploso, finendo sui siti di grosse testate, e incarnandosi, da virtuale qual era, in un fenomeno reale, tangibile.
L’artefice di tutto, Daniele Desperati — art director e co-fondatore del progetto Isoì — aveva trovato, facendo ricerca per un suo cliente, un archivio digitale di vecchie bandiere navali. Utilizzando quelle come basi, ha avuto l’idea di modificarle adattandole ai vari quartieri della sua città, Milano, postando poi online le sue creazioni, man mano che le ultimava, e ottenendo un riscontro immediato ed entusiasta dalla cerchia dei suoi contatti.

(courtesy: Press Press)
Quando gli proposi di far uscire un pezzo su Frizzifrizzi, non aveva ancora ultimato le bandiere, ma l’articolo ebbe un successo oltre ogni mia (e credo anche sua) aspettativa. «Ora mi scrivono Praticamente fino alla TEEM [la tangenziale est di Milano, ndr]. Pioltello, Segrate…», mi scrisse Daniele appena qualche ora dopo la pubblicazione dell’articolo.
In poco tempo i vessilli hanno cominciato a essere adottati da chi, nelle zone che essi volevano rappresentare, abita davvero. E dagli schermi, l’idea è sgattaiolata fuori ed è finita nel “mondo reale”.
Rimboccandosi le maniche, Daniele ha completato le bandiere — quattordici: Barona, Bovisa, Giambellino, Isola, Lorenteggio, Navigli, Nolo, Ortica, Parco Lambro, Porta Romana, Porta Venezia, Sarpi, Ticinese, Via Padova — e le ha fatte realizzare davvero.

(courtesy: Press Press)
Cucite in sartoria da Maria Magni, sono diventate le protagoniste di una mostra e di una pubblicazione, frutto di un lavoro collettivo che ha coinvolto lo spazio Assab One, che ha ospitato l’esposizione, e il progetto editoriale Press Press, che ha prodotto il catalogo e curato, insieme a Ilaria Pitassi, il progetto grafico e la direzione creativa.
Stampato in risograph, digitale e serigrafia da Press Press e Fontegrafica in un’edizione limitata di 150 copie numerate, MILANOBANDIERE le raccoglie tutte, fotografate da Pamela Bargnesi e accompagnate da quattordici testi — uno per bandiera — a cura di altrettanti “testimoni eccellenti”, che hanno raccontato i rispettivi quartieri: Giulio di Meo, Enrico Gabrielli, Nicla Dattomo x Super, Federico Dragogna, Dynamoscopio, Primo Moroni, La Tigre, Orticanoodles, Effe Punto, Tomaso Pessina, Vito Manolo Roma, Andrea Coccia, Marco Philopat, Elena Quarestani.
Il libro si può acquistare online.

(courtesy: Press Press)

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