Gli esempi di lettering che troviamo per le strade di un centro urbano — sulle vecchie insegne dei negozi, sulle targhe affisse ai muri, sui numeri civici, persino sui tombini — può raccontare molto del luogo. Dietro a ogni scritta, a ogni segno, c’è potenzialmente una storia, a volte dimenticata, a volte nascosta tra i faldoni impolverati di un archivio, oppure conservata tra le pieghe della memoria di qualcuno.
È un tema, questo, al quale ho dedicato un lungo articolo pubblicato di recente sulla nuova rivista 24 Hour Pizza People. In quel caso si parlava di Bologna, ma il discorso vale per ogni città italiana, come d’altronde hanno già dimostrato James Clough, col suo libro L’Italia InSegna, e Louise Fili, con Grafica della strada.

(courtesy: Tazi Zine)
L’anima di una città sta dunque anche nelle scritte che si affacciano sulle sue vie, e che spesso passano inosservate. C’è allora un pezzetto dell’anima milanese nella nuova fanzine di Tazi Zine, piccolo progetto editoriale nato pochi mesi fa e dedicato proprio alla ricerca dell’identità di Milano attraverso i suoi segni grafici, il lettering, il writing.
Si chiama Abecedario Meneghino ed è un libriccino che presenta, come da titolo, un alfabeto ricostruito attraverso le lettere “recuperate” tra insegne, graffiti, tombini, segnaletiche e marchi.
28 pagine, tirata in 100 copie, la fanzine si acquista online.

(courtesy: Tazi Zine)

(courtesy: Tazi Zine)

(courtesy: Tazi Zine)

(courtesy: Tazi Zine)

(courtesy: Tazi Zine)

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