Stefan Sagmeister, Jessica Walsh, “Sagmeister & Walsh: Beauty”, Phaidon, dicembre 2018 (fonte: phaidon.com)

Che cos’è la bellezza? Lo spiegano Sagmeister & Walsh con un libro

Da un paio di anni il designer di fama internazionale Stefan Sagmeister usa il suo account Instagram in maniera piuttosto atipica. Inizialmente, oltre a mostrare i propri progetti, come fa la maggior parte dei suoi colleghi, ha invitato studenti, esordienti e talenti emergenti di tutti i settori dell’industria creativa a inviargli i propri lavori, che poi ha postato accompagnandoli con una piccola recensione. In seguito l’idea è leggermente cambiata, e l’invito al pubblico dei suoi follower è diventato quello di «mandare le più belle cose che vi vengono in mente» o, altre volte, «la più bella cosa che avete creato».

Sagmeister — che insieme alla sua socia Jessica Walsh è a capo di uno degli studi più importanti del mondo, la Sagmeister & Walsh, appunto — fino a qualche tempo fa citava anche un “futuro progetto” della sua agenzia, riguardante proprio la bellezza.
“Futuro progetto” che si è finalmente concluso lo scorso ottobre, quando il duo di designer ha inaugurato presso il MAK, museo delle arti applicate di Vienna, una mostra intitolata Beauty, dedicata al concetto di bello, a cosa significa, a come ci si rapporta esso, a che effetti ha su di noi.

Stefan Sagmeister, Jessica Walsh, “Sagmeister & Walsh: Beauty”, Phaidon, dicembre 2018
(fonte: phaidon.com)
Stefan Sagmeister, Jessica Walsh, “Sagmeister & Walsh: Beauty”, Phaidon, dicembre 2018
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Attraverso un gran numero di esempi e casi studio relativi ai più disparati campi della progettazione — dalla grafica al design del prodotto, dall’architettura all’urbanistica — Sagmeister e Walsh sostengono che, a partire dal 20° secolo, il design si sia allontanato, con un misto di vergogna e disprezzo, dal concetto di bellezza. I colpevoli? Il funzionalismo e il modernismo.

In maniera provocatoria, com’è nel loro stile, ma con un ricco apparato di fonti, prove e opinioni a favore della loro tesi, il duo crede che aver tolto la bellezza significhi anche aver sacrificato non solo la forma ma anche la funzione. Perché il bello è utile, il bello è esso stesso funzione: è questo ciò che provano a dire Sagmeister e Walsh, sia con l’esposizione che con un libro dallo stesso titolo, Beauty, pubblicato da Phaidon.
280 pagine, 377 illustrazioni e una quantità enorme di stoccate più o meno sottili contro alcuni dei mostri sacri del design, il volume si acquista anche su Amazon.

Stefan Sagmeister, Jessica Walsh, “Sagmeister & Walsh: Beauty”, Phaidon, dicembre 2018
(fonte: phaidon.com)
Stefan Sagmeister, Jessica Walsh, “Sagmeister & Walsh: Beauty”, Phaidon, dicembre 2018
(fonte: phaidon.com)
Stefan Sagmeister, Jessica Walsh, “Sagmeister & Walsh: Beauty”, Phaidon, dicembre 2018
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Stefan Sagmeister, Jessica Walsh, “Sagmeister & Walsh: Beauty”, Phaidon, dicembre 2018
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Stefan Sagmeister, Jessica Walsh, “Sagmeister & Walsh: Beauty”, Phaidon, dicembre 2018
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Stefan Sagmeister, Jessica Walsh, “Sagmeister & Walsh: Beauty”, Phaidon, dicembre 2018
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Stefan Sagmeister, Jessica Walsh, “Sagmeister & Walsh: Beauty”, Phaidon, dicembre 2018
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Stefan Sagmeister, Jessica Walsh, “Sagmeister & Walsh: Beauty”, Phaidon, dicembre 2018
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